I rappresentanti dell'Ic Erodoto scrivono al sindaco per chiedere interventi urgenti che garantiscano la ripartenza in sicurezza
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«Visti gli impegni e i necessari adempimenti che il Collegio dei docenti dell’Ic Erodoto dovrà assolvere in ordine alla progettazione educativa, didattica ed organizzativa a meno di due settimane al suono della prima campanella, sarebbe opportuno conoscere gli edifici scolastici che l’amministrazione metterà a disposizione degli alunni e dei docenti, al fine di garantire l’avvio dell’anno scolastico con tutte le misure previste utili alla sicurezza della salute dei nostri ragazzi e alla ripresa dei percorsi educativi».
Inizia così la lettera con la quale la dirigente scolastica, il consiglio di istituto e il collegio dei docenti dell'Ic Erodoto di Corigliano Rossano chiedono interventi urgenti al sindaco Flavio Stasi.
Criticità da risolvere
«Condividiamo – continua – la stessa preoccupazione con il consiglio di istituto al cui interno la rappresentanza dei genitori non ha fatto mai mancare l’esternazione di una forte preoccupazione per il rientro a scuola dei propri figli. Vogliamo però precisare che, insieme, apprezziamo gli interventi che questa amministrazione sta realizzando per adeguare alcuni spazi del plesso Montessori e del plesso Amerise, sebbene permangano ancora rilevanti criticità a carico dei due plessi. Abbiamo avvertito anche minore preoccupazione apprendendo la notizia del reperimento dell’immobile dove sarà collocato il plesso Ariosto, in ristrutturazione».
«Tuttavia – aggiungono –, alcune problematiche rimangono ancora irrisolte. Plesso Amerise: mancano ancora 4 spazi didattici per le classi quinte del plesso (82 alunni): saranno disposti i moduli scolastici come annunciato nelle interlocuzioni con la Dirigente Scolastica? Plesso Ariosto: da notizie informali in nostro possesso non è stato ancora firmato il contratto per dare il via ai lavori di adeguamento dell’immobile individuato di proprietà Scura (220 alunni). Qual è la verità? Plesso Erodoto: il plesso attuale presenta problematiche (plesso privo di destinazione di uso e con esiti di prove di carico inadeguati alla sicurezza dei ragazzi) le cui soluzioni non sono più procrastinabili. Sono state individuate alternative sostenibili vista l’imminenza dell’avvio dell’anno scolastico? (330 alunni). Alcune delle problematiche sono pregresse all’emergenza Covid ma i ritardi che continuiamo a registrare ci costringono alla conseguente conclusione che l’attenzione verso la scuola, da parte del Comune, da sempre discutibile, continua a giacere in un limbo di preoccupante marginalità anche in una situazione di emergenza come quella che viviamo in questo momento».
Lo sfogo
«Non ne abbia a rammaricarsi, signor sindaco, dello sfogo del consiglio di istituto e del collegio docenti congiunto, fatto di professionisti responsabili ed abituati a percorsi lavorativi di progettazione innovativa di medio e lungo termine, che nulla hanno a che fare con i tempi della politica e che, pertanto – aggiungono –, faticano a comprendere la mancata lungimiranza di programmazione da parte del Comune a causa della quale, oggi, si registrano i ritardi che preoccupano tutta la comunità scolastica, fatta di alunni, personale docente e non docente, famiglie e dirigente scolastico, impegnati nella prossima apertura della scuola che avrebbe richiesto un maggiore e più proficuo impegno dell’amministrazione comunale per la gestione della ripresa della frequenza scolastica degli alunni in presenza».
«Perdoni la nostra insistenza – proseguono i rappresentanti della scuola – ma sappiamo quanto la qualità di una comunità educante come la scuola sia strettamente connessa alla sua organizzazione: un aspetto per il quale noi dell’Ic Erodoto ci siamo impegnati nel tempo permettendo a questo istituto di costituire un punto di riferimento per la maggior parte delle famiglie dei bambini dai 3 ai 14 anni dell’area urbana di Corigliano. Daremo e faremo del nostro meglio anche in questa occasione ma vorremmo conoscere precisamente la realtà delle cose per poter dar seguito alle nostre prerogative organizzative, anche in una fase di forte criticità legata alla pandemia. Tanto premesso, il Collegio docenti unitamente al Consiglio di Istituto chiedono risposte certe in ordine alla messa a disposizione immediata degli edifici da destinare agli alunni della scuola secondaria di I grado, delle 4 classi quinte del plesso Amerise al fine di consentire alla scuola il prosieguo dei lavori in ordine alla progettazione organizzativa oraria e didattica da destinare agli alunni per una ripartenza in sicurezza prevista per il 24 settembre».
«Chiediamo inoltre – concludono – di conoscere con certezza se i tempi di ultimazione dei lavori dell’immobile dove sarà collocato il plesso Ariosto, corrisponderanno all’avvio dell’anno scolastico o se occorrerà provvedere ad altre soluzioni. Vogliamo che la stessa chiarezza sia fatta per il plesso Erodoto e per le quattro classi del plesso Amerise che ad oggi insieme ai 220 del plesso Ariosto non sanno dove suonerà la prima campanella. Nell’attesa del richiesto riscontro, la invitiamo ad intervenire tempestivamente per la soluzione delle problematiche segnalate».