«Solidarietà ai giudici e alle forze dell’ordine che, nei giorni scorsi, sono stati presi di mira a Lamezia Terme dove alcuni ignoti hanno imbrattato un muro nel centro della cittadina, con scritte cariche di odio e risentimento», a dichiararlo è la segreteria provinciale del Nuovo sindacato carabinieri di Catanzaro, esprimendo preoccupazione e sgomento. 

“Giudici boia” e “sbirri assassini” sono gli insulti comparsi su un muro nel cuore pulsante della vita quotidiana nella piana lametina. Per la sigla sindacale si tratta di un «pericoloso e preoccupante risentimento contro chi rappresenta lo Stato».

Secondo il sindacato, gli animi si sono esasperati a seguito della vicenda Ramy, il giovane egiziano morto a seguito di un inseguimento dei carabinieri. Da lì si sarebbero fatti «apparire spregiudicati, violenti, razzisti e assassini gli operatori di polizia giudiziaria che, involontariamente, sono incappati nel tragico evento».

«Esprimiamo – prosegue la segreteria provinciale del Nuovo sindacato carabinieri – la nostra vicinanza alla magistratura e ai colleghi, offensivamente definiti sbirri da ignoti, si spera ancora per poco. Rivolgiamo il nostro doveroso ringraziamento alle istituzioni politiche locali che tempestivamente hanno provveduto a far rimuovere il tutto, mandando un forte segnale agli autori dell’ignobile gesto. Auspichiamo – è la conclusione – che vengano messe in campo tutte le forze a disposizione per giungere all’identificazione dei responsabili».