Il primo cittadino interviene all'indomani dell'arresto di 8 tifosi giallorossi e chiede una ricostruzione «seria ed equilibrata» dei fatti. «Nessuna intenzione di giustificare chi commette reati, ma non posso girarmi dall'altra parte quando viene messa in discussione la reputazione della mia città»
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«Ci sono troppi buchi neri nella gestione delle tifoserie nel derby, troppe cose che non hanno funzionato, troppe carenze nei sistemi di prevenzione. Così non va. Ho sentito il sottosegretario agli interni, Wanda Ferro, di cui conosco serietà, correttezza e sensibilità, per esprimerle la mia preoccupazione e i miei dubbi. Penso, innanzitutto, che sia necessario ricostruire la dinamica degli incidenti, ma soprattutto individuare le falle nel sistema». Lo afferma il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, in relazione agli incidenti che hanno fatto seguito al derby di serie B Cosenza-Catanzaro, domenica scorsa. Scontri che hanno portato ieri a otto arresti tra i tifosi giallorossi. E l'inchiesta va allargandosi.
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«Nessuna intenzione da parte mia di giustificare chi commette reati - prosegue Fiorita - ma non posso girarmi dall'altra parte quando viene messa in discussione l'immagine e la reputazione della mia città e della nostra tifoseria. Gli incidenti potevano e dovevano essere evitati, anche perché la rivalità tra le due tifoserie non è cosa nuova. Vengano, pertanto, ricostruiti in maniera seria ed equilibrata anche i vari passaggi della gestione dell'ordine pubblico, perché questo è utile per ristabilire la verità ed evitare che, in futuro, possano verificarsi nuovi deprecabili episodi di violenza».
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«La repressione, pure necessaria - conclude il sindaco del capoluogo - non risolve il problema. Il Catanzaro è seguito da decine di migliaia di tifosi in Calabria e in tante città del centro nord e, perfino, all'estero. La loro passione non merita di essere offuscata e io farò di tutto perché ciò non avvenga. Io non rinuncio al sogno di una regione unita attorno al suo capoluogo e sono certo che, nelle prossime ore, con il sindaco di Cosenza Franz Caruso troveremo assieme il modo di condannare le violenze e di riaffermare la fratellanza tra due città civili, colte e democratiche e che assieme dovranno marciare per una Calabria migliore».