Oggi avrebbe compiuto 35 anni. I familiari sperano che sulla sua scomparsa si faccia luce: «Non abbiamo neppure una tomba dove piangerlo»
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Dieci anni senza sapere la verità sulla scomparsa di Massimo Lampasi. Dell’uomo, che oggi avrebbe compiuto 35 anni, non si hanno tracce del 24 febbraio 2013. Intorno alle 18.30 di quella giornata d’inverno, Massimo si allontana dalla sua casa a Serra San Bruno senza portare con sé neanche il cellulare. Dice ai familiari e alla compagna di recarsi a comprare le sigarette. Poi, il nulla. Un silenzio lacerante a cui nessuno riesce a dare una spiegazione. Per la famiglia, si spalancano le porte dell’inferno. Massimo ha anche lasciato una figlia. Oggi la bambina ha dieci anni e chiede costantemente del padre.
L'appello della famiglia
A distanza di anni, delle ricerche senza esito portate avanti dalle forze dell’ordine, un nuovo appello viene lanciato dai parenti: «Aiutateci a ritrovarlo, vivo o morto. Abbiamo necessità di sapere che fine ha fatto il nostro Massimo. Chiunque sappia qualcosa parli e ci faccia sapere. Non abbiamo neppure una tomba dove piangerlo». Parole cariche di dolore, quelle raccolte da Gazzetta del sud, che raccontano lo strazio a cui sono quotidianamente sottoposti l’anziano padre del ragazzo, la sorella Antonella, la compagna e la figlioletta. I familiari sono certi, quello di Massimo non può essere stato un allontanamento volontario. Le indagini finora hanno portato ad un nulla di fatto. Gli inquiranti non hanno sinora azzardato alcuna ipotesi sulla sua scomparsa, non escludendo però la “lupara bianca”. Sulla vicenda si era anche occupata in più occasioni la nota trasmissione tv “Chi l’ha visto?”. Ma la verità su quanto accaduto a Massimo Lampasi, ad oggi, pare ancora molto lontana.