Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Amantea contro il referendum per la costituzione di Temesa. Come noto, sarebbe sorto dalla “secessione” della frazione di Campora San Giovanni e dall’unione con il comune di Serra d’Aiello. L’apertura delle urne era prevista per il 23 gennaio, ma è arrivata la sospensiva. 

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Le ragioni dello stop

La sentenza è stata emessa «non sussistendo a fronte della rilevanza degli effetti per il Comune appellante e alla luce degli elementi rappresentati dalle parti, situazioni di urgenza che impongano lo svolgimento del referendum consultivo anteriormente alla decisione di merito in cui vanno necessariamente affrontate, per la loro complessità, le questioni poste dai motivi di ricorso». Il presidente Paolo Giovanni Nicolò Lotti si riferisce «in primis a quella concernente l’individuazione degli elettori interessati (o a contrario di alcuni gruppi di elettori residenti sul territorio dei Comuni interessati privi di un interesse qualificato, secondo l’ordito normativo)».

Nel dispositivo, inoltre, si fa chiaro riferimento «al sommario esame che si addice alla presente fase di giudizio». «Gli atti lesivi dell’interesse del Comune odierno appellante - si legge - sono rappresentati dalle delibere regionali che hanno avviato la procedura referendaria sulla proposta legislativa di modifica delle circoscrizioni e non invece dalle delibere consiliari del Comune di Serra d’Aiello, cui la Regione non era vincolata a dare seguito».

Tornando al discorso degli elettori interessati al referendum, il Consiglio di Stato ritiene che non si possa prescindere da una lettura costituzionalmente orientata. Pertanto «dalla compiuta valutazione nel merito degli articolati profili di censura, concernenti la carenza, l’inadeguatezza e l’irragionevolezza della motivazione nonché il difetto di una approfondita istruttoria che vizierebbero gli atti impugnati, alla luce dei parametri e criteri indicati dalla disciplina di legge in subiecta materia e per quanto in particolare attiene all’aspetto concernente l’attuale assetto urbanistico, la dotazione infrastrutturale dei territori comunali interessati dalla modifica proposta e il rispetto del limite minimo di popolazione del Comune appellante, come eventualmente risultante dalla detta modifica». 

Soddisfatto il sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino

Visibilmente soddisfatto il sindaco Vincenzo Pellegrino che in giornata terrà una conferenza stampa. «Splende il sole su Amantea nonostante il cielo minacci la pioggia - ha detto al nostro network -. Sono state ritenute valide le nostre motivazioni, compresa quella dell’accelerazione referendaria. È palese che non sia questa la priorità per il nostro territorio. Adesso il Tar si esprimerà nel merito della vicenda e ci determineremo di conseguenza».