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Cosenza - Medici e operatori dell’ospedale annunziata di Cosenza hanno incrociato le braccia e si sono radunati davanti l'entrata del pronto soccorso per protestare contro le gravi carenze strutturali, organizzative e di organico in cui versa il nosocomio cosentino. Lo sciopero è stato indetto dopo numerosi tentativi, falliti, di portare l’attenzione sui problemi in cui versa l’ospedale della città di Cosenza. L’obbiettivo è suscitare l’intervento del Governo nazionale che si è dimostrato indifferente verso la Sanità calabrese. Previsto un corteo con interventi finali al cinema Italia. Saranno, in ogni caso garantite le urgente ma sono state annullate tutte le prestazioni prenotate per la giornata di oggi. Numerosi i messaggi di solidarietà arrivati dalla classe politica.
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“All'ospedale civile di Cosenza è elevato il rischio a cui è sottoposta la responsabilità professionale soggettiva degli operatori sanitari ed è accentuato fortemente il limite della mancanza dei livelli di sicurezza che mette in pericolo la salute del cittadino”. lo ha dichiarato Enza Bruno Bossio, parlamentare del Pd che si schiera con i medici dell'Annunziata che oggi scenderanno in piazza per protestare contro le gravi carenze organizzative dell’ospedale di Cosenza. “È un ulteriore grido di allarme – ha sottolineato la parlamentare- si perviene allo sciopero dopo che all'"Annunziata" di Cosenza è stato deciso perfino il blocco dei ricoveri programmati. Io sto dalla parte dei medici e di tutti gli operatori. Anche se sono impedita ad essere presente alla manifestazione perché obbligata a partecipare ai lavori parlamentari, esprimo condivisione e pieno sostegno alla loro lotta”. “È una emergenza – prosegue la parlamentare – che è andata aggravandosi giorno dopo giorno per inerzie che potrebbero definirsi dolose e che non si giustificano in alcun modo. Non si può perdere altro tempo. Per rimuovere i disservizi e il grave deficit strutturale che hanno reso insicuro e limitato il funzionamento di un presidio Hub occorre attuare misure urgenti e straordinarie da assumere, se è il caso, anche in deroga al Piano di rientro”.
Solidarietà anche dall’assessore regionale Carlo Guccione che afferma: “Esprimo profonda comprensione e condivisione delle ragioni della protesta degli operatori sanitari dell'ospedale Annunziata in programma a Cosenza”. Conosco bene - aggiunge - la materia per essermene occupato in passato. Da allora una situazione già grave è di molto peggiorata, tanto da rendere necessaria con la massima urgenza la nomina del nuovo commissario alla sanità calabrese affinché questi possa avviare celermente gli atti necessari ad affrontare e risolvere criticità ed emergenze. Il non governo della sanità che si protrae da diverso tempo - dice ancora Guccione - sta mettendo a rischio la salute dei cittadini e gli atti clientelari assunti dalle Asp e dalle Aziende ospedaliere calabresi stanno facendo aumentare di nuovo il debito sanitario”.
Il sostegno ai medici e agli operatori dell’ospedale Annunziata di Cosenza era arrivato, nella giornata di ieri, anche dal presidente Oliverio. “Il profondo malessere e il grave disagio in cui sono costretti gli operatori della sanità giustifica le proteste diffuse e la stessa manifestazione dei camici bianchi dell'ospedale "Annunziata" di Cosenza”. Il governatore aveva precisato: “ non sarò fisicamente in piazza solo per non apparire strumentale e anche per senso di rispetto della funzione istituzionale che mi hanno affidato i calabresi. Ciò non mi impedisce di esprimere comprensione e condivisione delle ragioni che animano l'iniziativa di tanti medici e operatori sanitari che lavorano in una condizione di rischio quotidiano al fine di garantire il diritto alla cura del cittadino”.
Vicinanza ai medici dell’Annunziata anche da parte di Laura Ferrara, Portavoce Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo, che in una nota stampa ha dichiarato: "Esprimo la massima vicinanza a tutti quei medici dell'ospedale dell'Annunziata che ogni giorno sono costretti a lavorare in condizioni emergenziali e non appropriate ad un nosocomio cittadino importante come quello di Cosenza. Mi piacerebbe che questo mio messaggio di solidarietà, nella giornata di sciopero che si sta tenendo oggi, sia considerato distante anni luce dai tanti "siamo con i medici dell'Annunziata" che arrivano dalla vecchia classe dirigente ancora accomodata sugli scranni delle massime assise. Sono loro i responsabili, a destra come a sinistra, dell'attuale disastrosa situazione della Sanità calabrese. A Roma come a Catanzaro scoprono solo oggi come è dilaniato il comparto ospedaliero della nostra Regione? Molti cavalcheranno l'onda della protesta dei medici ospedalieri per spingere in una direzione piuttosto che in un'altra la nomina del commissario ad acta. Il Movimento 5 Stelle chiede piuttosto che il governo nazionale e quello regionale lavorino finalmente per garantire le giuste condizioni lavorative e le risorse adeguate ai medici che operano nell'ospedale di Cosenza, ciò non solo a tutela dei lavoratori ma soprattutto come forma di tutela della salute e della vita dei cittadini calabresi. Non ci accorgiamo solo oggi delle condizioni disumane in cui sono costretti a svolgere la professione i medici e tutti gli operatori sanitari dell'Annunziata. Siamo dalla loro parte, devono essere messi in condizioni ottimali per garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute che questa classe politica continua invece a negare”.