L'uomo non è nuovo agli scandali. Avrebbe prodotto anche altra documentazione falsa riguardante i tribunali di Paola e Cosenza
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Un 53enne residente a Scalea, ma originario della zona del Salernitano, è stato arrestato ieri e posto ai domiciliari dalla Guardia di Finanza di Lagonegro, su richiesta della procura della Repubblica della cittadina lucana. Le indagini sono state condotte, unitamente, dagli uomini della polizia giudiziaria, dell'Arma dei carabinieri e della Polizia di Stato. Secondo le accuse, l'uomo, nelle vesti di avvocato, avrebbe più volte prodotto atti e istanze risultati fasulli. Tra i tanti episodi, le Fiamme Gialle contestano anche una falsa sentenza depositata alla Corte d'Appello di Potenza, utile alla difesa del suo assistito, che probabilmente era del tutto ignaro di ciò che stava accadendo. Non è ancora chiaro se l'uomo sia davvero un avvocato o abbia finto anche su questo aspetto. Di certo c'è che l'uomo ha preso parte a diverse udienze nei tribunali in qualità di legale.
Un soggetto già noto
Il soggetto finito ieri agli arresti domiciliari non è nuovo agli scandali. In passato, la Guardia di Finanza di Scalea aveva effettuato dei controlli per una presunta evasione fiscale, nell'ambito di una vicenda dai contorni poco chiari, una presunta truffa in cui sarebbero rimaste coinvolte circa una ventina di persone. Inoltre, l'uomo avrebbe prodotto altra documentazione fasulla. Si tratterebbe sempre di sentenze e atti ma riguardanti i tribunali di Paola e Cosenza.
La millantata amicizia con il giudice paolano
Sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, già tre anni fa l'uomo convinse una delle sue vittime a farsi consegnare del denaro per una pratica civile sul cui esito non ci sarebbero stati dubbi. Il motivo era da rintracciarsi nella stretta amicizia con un giudice del tribunale paolano, ovviamente inesistente, con cui il presunto truffatore avrebbe garantito al suo cliente la vittoria in tribunale.