Questa mattina, poco dopo le 11:30, un folto gruppo di persone ha percorso le viuzze cittadine di Scalea in segno di solidarietà al consigliere M5s, Renato Bruno, che ha sporto denuncia per un'aggressione di cui sarebbe stato vittima al culmine di una recente assemblea comunale. Molti i cittadini presenti, ma forse non abbastanza per stigmatizzare a dovere un episodio riprovevole come quello raccontato da Bruno, che, in testa al corteo, ha sottolineato anche l'assenza della istituzioni. «Episodi del genere non hanno colore politico», ha detto il giovane pentastellato, e pertanto si sarebbe aspettato una presenza più massiccia di cariche pubbliche.

I deputati M5s: «Atto riprovevole»

Per fortuna, Bruno ha potuto contare sul sostegno dei tanti colleghi di partito accorsi alla manifestazione, tra questi anche i deputati Anna Laura Orrico e Massimo Misiti, e l'attivista Gabriele Sangineto, in rappresentanza del gruppo meet-up di Belvedere. Presente anche il sindaco della città, Gennaro Licursi, che al momento dei fatti denunciati aveva da poco lasciato l'aula e non può essere annoverato tra i testimoni; tra gli altri, c'erano anche il presidente del consiglio, Achille Tenuta, e i consiglieri Francesco Saverio Di Lorenzo ed Eugenio Orrico. Tutti, indistintamente, hanno condannato l'episodio e mostrato al collega piena solidarietà.

Un corteo in nome della libertà

In principio, Bruno aveva deciso di manifestare da solo, compiendo un giro simbolico delle strade a piedi in segno di protesta nei confronti di chi gli avrebbe intimato in quella occasione di non farsi «vedere in giro da solo». Ma la notizia ha preso una piega decisamente inaspettata e il consigliere di minoranza è stato letteralmente travolto dall'affetto del web. Così, ha organizzato una passeggiata insieme ai tanti amici e conoscenti che avevano assicurato appoggio alla sua battaglia. «Siamo qui per difendere la libertà, il diritto di ribellarsi e di denunciare quello che non va», ha detto ancora il consigliere, che poi ha aggiunto: «Non mi farò certo intimorire da certi atteggiamenti, andrò avanti come un treno come ho fatto finora, anzi di più».

L'accaduto

Secondo quanto riportato nella denuncia, Bruno avrebbe subito un'aggressione verbale e fisica al termine di un consiglio comunale mentre i cittadini si apprestavano a lasciare la sala del Municipio. Nella ricostruzione affidata agli inquirenti si accusano due soggetti del posto, i quali lo avrebbero dapprima avvicinato rivolgendogli insulti e minacce, poi lo avrebbero spintonato e colpito alla caviglia con dei calci. Secondo il malcapitato, a scatenare l'ira dei due sarebbe stato il suo intervento sui tributi e sulla realizzazione dei lavori nell'area mercato. Entrambe le questioni erano state precedentemente segnalate alla procura della Repubblica di Paola per presunte irregolarità. Sui fatti indagano gli uomini del capitano Andrea Massari, al comando della compagnia dei carabinieri di Scalea.

 

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