Altro taglio del nastro sul Tirreno cosentino. Questa volta si sono inaugurati i nuovi uffici Inps di Scalea, dismessi a gennaio scorso dopo che la struttura che li ospitava era risultata pericolante. Oggi sono stati trasferiti in un'ala del Comune della città, attualmente retto dal commissario prefettizio Francesco Massidda. La cerimonia è avvenuta alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali e delle forze dell'ordine, nonché dei vertici dell'Inps Calabria, tra cui il direttore generale Giuseppe Greco.

Massidda: «Sono orgoglioso»

Il commissario Massidda ha preso il timone della città dopo che il precedente commissario, Giuseppe Guetta, aveva rinunciato all'incarico in piena emergenza coronavirus. Tra i compiti ereditati, c'era certamente quello di riattivare le attività dello sportello dell'istituto previdenziale, la cui sospensione aveva creato molti disagi tra gli utenti del comprensorio. «Sono estremamente orgoglioso - ha detto Massidda alle nostre telecamere - ma so che occorre ancora impegno per il territorio. Dobbiamo cercare di offrire più servizi possibile alla cittadinanza».

Lieto fine per nulla scontato

Gli applausi e le belle parole di oggi, cancellano, in parte, mesi di polemiche e tensioni. È lo stesso direttore generale dell'Inps Calabria a confermare alcuni retroscena: «A inizio anno - dichiara Giuseppe Greco - ci furono discussioni animate con tutti i sindaci del territorio, poi siamo riusciti a sottoscrivere un accordo per mantenere gli uffici a Scalea e credo che questa decisione porti soddisfazione massima per tutte le parti in causa». Il risultato di oggi, lascia intendere Greco, è tutt'altro che scontato. Dopo la chiusura forzata degli uffici, collocati in uno stabile adiacente alla ss 18, si era registrate molteplici difficoltà nell'individuare una nuova sede nella città di Torre Talao e così i primi cittadini dei Comuni confinanti si erano offerti di ospitarli ognuno nelle proprie comunità, scatenando liti e gelosie che hanno fatto volare parole grosse, anche attraverso numerose dichiarazioni pubbliche.

Uffici ancora chiusi

Nonostante la cerimonia inaugurale, non è stato possibile visitare i nuovi locali. Il motivo è da imputare a un ritardo dei lavori, che non consentono la ripresa immediata delle attività. «Il completamento dell'accordo - ha detto ancora Greco - avverrà con la messa a disposizione di altri due ambienti da adibire a uffici e soprattutto con una batteria di servizi igienici». Salvo imprevisti, le operazioni dovrebbero essere completate entro una decina di giorni. «Nonostante ciò - ha concluso il direttore generale - sono soddisfatto perché abbiamo messo la parola fine a questa vicenda».