Quando un anno fa gli avevamo se Caterina gli mancasse, lui aveva abbassato lo sguardo e se ne era andato per nascondere gli occhi pieni di lacrime. Ora Giacomo Perrone e la moglie che i nostri lettori conoscono bene, si sono finalmente riabbracciati dopo diciotto mesi di lontananza forzata. Giacomino, così lo chiamano affettuosamente nella cittadina altorirrenica, era balzato agli onori di cronaca il giorno in cui le telecamere di LaC News24 avevano denunciato lo stato di degrado e abbandono in cui versava la sua famiglia, che da sempre deve fare i conti con disturbi psichici e storture burocratiche.

A farsi carico della denuncia era stato il tutore legale dell'uomo, l'avvocato Francesco Galati, che ormai da tempo se ne prende cura e pretende che venga rispettato ogni diritto. È stato proprio Galati ad organizzare l'incontro di questa mattina tra marito e moglie, avvenuto questa mattina intorno alle 11, anche grazie all'allentamento delle restrizioni anticovid. Tra i due, apparsi felicissimi, è subito scoccato un bacio, tra l'applauso commosso e divertito delle persone presenti in sala.

Buon compleanno, Caterina

L'occasione di rincontrarsi si è presentata nel giorno del compleanno di lei, 75 primavere sulle spalle, che dal marzo 2021 si trova ricoverata nella residenza per anziani di San Nicola Arcella. I due, che avevano vissuto tutta la loro vita in simbiosi, erano stati separati quando la donna era stata ritrovata in fin di vita, sommersa da carcasse di animali morti ed escrementi, nel letto della loro abitazione, che sorge nel pieno centro di Scalea. Lei fu subito ricoverata e strappata alla morte, ma poi le fu impedito di tornare a casa dal marito, che da tempo risulta essere un accumulatore seriale. La loro casa, all'epoca, era sommersa di materiale di ogni genere e di sporcizia.

Giacomino, quindi, rimase solo e la sua condizione psicologica precipitò ulteriormente. Anche quelle fisiche destavano preoccupazione. Un'ernia inguinale rischiava di stroncargli l'esistenza in poco tempo. Ma nessuno aveva avuto il coraggio di entrare in quelle mura e prendere in mano le redini della faccenda. Così, un giorno, dopo i molteplici appelli alle istituzioni caduti nel vuoto, Galati decise di denunciare tutto ai nostri microfoni. I nostri servizi scoperchiarono un vaso di Pandora. In poco tempo, il 72enne fu operato e la sua casa fu rimessa a nuovo. Giacomo esaudì anche il desiderio di rivedere la figlia che le fu tolta in passato dagli assistenti sociali. Grazie ai nostri appelli si presentò in compagnia degli psicologi al portone della casa natale per riabbracciare quel padre che non aveva mai dimenticato. A Giacomo, però, rimaneva un ultimo desiderio: quello di riabbracciare l'amata moglie che le è mancata come l'aria.

L'incontro nella Rsa

Giacomino, informato dell'appuntamento, è su di giri. Non vede l'ora di stringere a sé Caterina. Quando lo sentiamo, in mattinata, sprizza gioia da ogni poro, è emozionato come un bambino che sta andando al luna park. Alle 11, finalmente, l'attesa finisce e Giacomo e Caterina sono di nuovo avvinghiati uno all'altro, com'erano stati per tutta la vita. E proprio mente sono vicini, per loro arriva un'altra graditissima sorpresa: la videochiamata della figlia. Per Giacomo e Caterina, e per chi vuole il loro bene, oggi è una giornata da incorniciare.