Nel frattempo questa mattina si è svolta l'udienza dinnanzi alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per il presunto danno erariale di oltre 17 milioni e mezzo
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Almeno dodici infermieri in servizio al Sant'Anna Hospital di Catanzaro hanno protocollato le loro dimissioni. Piove una nuova tegola sulla clinica privata che da due anni ormai si dibatte in una profonda crisi economica che l'ha condotta anche per lunghi tempi alla sospensione delle attività assistenziali.
L'ultima volta era accaduto lo scorso febbraio quando una decina di medici si erano dimessi obbligando il management a chiudere la clinica all'indomani del rinnovo dei vertici del Consiglio d'Amministrazione. In questa occasione però la decisione estrema è stata assunta dai dipendenti dopo tre mesi di mancato pagamento degli stipendi e, quindi, facendo leva su una chiara inadempienza da parte del datore di lavoro. Nel frattempo, infatti c'è chi è riuscito a trovare un posto di lavoro stabile, assunto nelle strutture pubbliche alla disperata ricerca di personale e parallelamente si sono persi per strada anche diversi cardiochirurghi, primo fra tutti Daniele Maselli ex componente del CdA che da tempo non opera più nella clinica privata catanzarese.
Questa mattina, inoltre, si è celebrata l'udienza dinnanzi alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti a seguito dell'azione di responsabilità avviata dalla Procura nei confronti della clinica, dell'ex amministratore legale Rosanna Frontera e anche nei confronti di ex funzionari e ex vertici dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro tutti citati in giudizio per una ipotesi di danno erariale del valore di oltre 17 milioni e mezzo di euro.
Si tratta dei crediti che il Sant’Anna Hospital ha ceduto nel 2014 ad una società di factoring, Opera Spv, ma in realtà già pagati dall’Asp o non dovuti. Questa mattina la Procura della Corte dei Conti ha insistito nella richiesta di condanna nei confronti dei sette convenuti in giudizio. Le difese si sono opposte dichiarando infondata la richiesta dell'Azienda sanitaria provinciale, nel frattempo intervenuta in giudizio, adducendo una delibera con la quale quest'ultima avrebbe già trattenuto l'intero importo al Sant'Anna Hospital. Tuttavia, Asp e Procura della Corte dei Conti hanno confermato che si tratta di un provvedimento non definitivo e chiesto la condanna per danno erariale.