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Sono 350 i sindaci calabresi che hanno sottoscritto il documento che chiede la fine del commissariamento della Sanità. Un’adesione massiccia, considerando che in totale i Comuni calabresi sono 405. Un risultato, però, passato un po’ in sordina. Per questo, il presidente Mario Oliverio ha tenuto a rimarcarlo “tappezzando” la home page del sito istituzionale della Regione e ribadendo il sostegno ottenuto con un post pubblicato sul suo profilo Facebook. Con un approccio molto social e con un profluvio di hashtag, il governatore scrive: «#Sanità: 351 sindaci, i Presidenti delle 4 Province e della Città Metropolitana sottoscrivono il documento che chiede #FineCommissariamento e #RinegoziazionePianoDiRientro».
Oliverio, in particolare, allude al documento sottoposto dal presidente regionale dell’Anci, Gianluca Callipo, alla conferenza dei sindaci convocata dallo stesso governatore il 29 novembre scorso. In quell’occasione, i primi cittadini presenti erano un centinaio, ma nei giorni successivi sono giunte le altre adesioni, sintetizzate poi in un elenco finale che ha toccato quota 350 e non 351 come postato erroneamente da Oliverio in un primo momento, cifra rettificata dal suo ufficio stampa che ha depennato il sindaco di Paola che, pur presente alla conferenza, non ha inteso aderire. Comunque tanti. Troppi per passare sotto silenzio. Da qui il tentativo di dare maggiore visibilità al sostegno ottenuto dai primi cittadini, ricorrendo al sito della Regione e al social più frequentato.
«Tutti gli indicatori - è uno dei passaggi del documento - certificano il fallimento delle gestioni commissariali: dal mancato risanamento economico, al rispetto dei livelli essenziali di assistenza, all’emigrazione sanitaria passiva. Tutto ciò, dopo otto anni di piano di rientro e sette anni di commissariamento non è più sostenibile. La conferenza dei sindaci calabresi ritiene urgente il superamento della gestione commissariale e la rinegoziazione del piano di rientro».
Basterà questo a convincere il Governo? La domanda aleggia nell’aria da giorni, ma sinora i segnali che giungono da Roma non sono incoraggianti per Oliverio, convocato per martedì 5 dicembre dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. L’ipotesi più accreditata, infatti, prevede la sola sostituzione dell’attuale commissario Massimo Scura con un altro tecnico. Una soluzione ben lontana dalle richieste di Oliverio, che vorrebbe almeno beneficiare dello stesso trattamento riservato al presidente della Campania Vincenzo De Luca, che nel luglio scorso ha assunto su di sé l’incarico di commissario regionale.