«Se mi piace Catanzaro? Io e mia moglie avremo passato solo un decimo della nostra vita nella nostra residenza. Abbiamo sempre girato, amiamo il mondo», risponde così incalzato da Lilli Gruber, a 'Otto e mezzo' su La7, Agostino Miozzo, coordinatore del Cts e attualmente principale candidato a commissario alla Sanità in Calabria.

 

E alla domanda su Salvini, secondo cui la sua nomina sarebbe una follia, ha risposto: «Certamente sarebbe un po' una follia per me, ma se uno non fosse un po' matto non farebbe certe cose. Nella mia lunga carriera ho fatto tante cose strane. Ma lasciamo discutere la politica e le istituzioni prendano le decisioni che devono». «Si vedrà», ha chiosato.

 

Spazio quindi all'emergenza coronavirus e alle vicine festività: «È evidente che con le cifre che abbiamo anche oggi - ha spiegato il coorfinatore del Cts -, con una curva che sembra aver raggiunto il plateau e che è in lento declino, passare un Natale ordinario con il cenone è piuttosto azzardato. Noi facciamo i calcoli con i numeri, poi è la politica che deve prendere le misure facendo i conti con la realtà».

 

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