Il prefetto Guido Nicolò Longo sarà il nuovo commissario alla sanità in Calabria. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nomina. La riunione del Cdm è stata lampo.

Sfumata l'ipotesi Miozzo

Nelle scorse ore, al termine di settimane turbolente per l’investitura del sostituto del generale Saverio Cotticelli, era salatata anche la nomina di Agostino Miozzo. L’attuale coordinatore del Comitato tecnico scientifico, con una grande esperienza nella gestione delle emergenze, avrebbe chiesto al premier Conte di poter agire con poteri in deroga, condizione che non sono state considerate ricevibili da Palazzo Chigi.

In altre parole, Miozzo avrebbe chiesto dei “superpoteri” amministrativi e gestionali per essere in grado di scavalcare le norme che regolano il settore e poter così agire più tempestivamente in una regione il cui commissariamento va avanti da oltre dieci anni.

Chi è Guido Longo

In serata, poi, l'annuncio della nomina di Longo. 68 anni, già dirigente di Squadra mobile, Dia e Servizio centrale, nonché questore di Caserta, Reggio Calabria e Palermo, il “superpoliziotto” Longo vanta all’attivo importanti operazioni antimafia e la cattura di numerosi latitanti, tra i quali Orazio De Stefano, Pietro Labate, Sebastiano Strangio, Francesco Nirta, Leoluca Bagarella, Francesco Schiavone “Sandokan”, Angelo Nuvoletta, Michele Zagaria, Antonio Iovine.

 

Nel corso del periodo passato a Vibo Valentia, tra il 2017 e 2018, al suo primo incarico da prefetto, si è trovato a gestire numerose criticità sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata e del fenomeno del racket (convocando in diverse occasioni il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a seguito di intimidazioni e attentati), nonché relativamente alle infiltrazioni mafiose nelle pubbliche amministrazioni, relazionando in particolare su tre Comuni i cui organi elettivi sono poi stati sciolti dal Consiglio dei ministri: Briatico, Limbadi e San Gregorio d’Ippona. 

Annunciando la nomina, il presidente del consiglio Giuseppe Conte lo ha definito «Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità».