«Le adesioni sono altissime, ma per attenerci al massimo rispetto delle norme anti-Covid cercheremo di contenere il numero di partecipanti in circa la metà dei sindaci calabresi». In altre parole - secondo quanto afferma il presidente facente funzioni di Anci Calabria, Francesco Candia - saranno almeno 200 i primi cittadini che parteciperanno alla manifestazione promossa dall’associazione dei Comuni per sollecitare risposte efficaci alla crisi della sanità regionale.

 

Dinnanzi a Palazzo Chigi (ore 14.30) per quello che viene definito un “sit-in statico” (cioè con distanziamento) si ritroveranno anche i cinque sindaci dei capoluoghi di provincia e numerosi parlamentari calabresi che hanno aderito. Un’iniziativa trasversale, che prescinde dalle appartenenze politiche e, proprio per questo, dà la misura di quanto il problema della sanità in Calabria sia ormai talmente allarmante da annullare, almeno in questa circostanza, speculazioni di parte.

 

In particolare, gli amministratori calabresi chiedono il superamento del commissariamento, l’abbattimento del debito storico del settore, il potenziamento del personale nella rete sanitaria regionale l’adozione di immediate ed efficaci misure anti-Covid, soprattutto con riguardo all’aumento dei posti letto in terapia intensiva e subintensiva. Per raggiungere questi obiettivi propongono di emendare il testo del nuovo Decreto Calabria durante la fase di conversione in legge. Proposte che avranno modo di ribadire a Governo durante l’incontro con una delegazione dei sindaci che seguirà la manifestazione in piazza.