Perde pezzi la struttura commissariale. Dopo le dimissioni spontanee dell'ex commissario ad acta, Saverio Cotticelli, si smonta definitivamente il tandem che per oltre un anno ha retto le sorti della sanità calabrese. A rimettere il mandato questa volta è il sub commissario, Maria Crocco, che ha consegnato formali dimissioni. Un passo indietro per la verità già nell'aria da più di qualche settimana e a confermarlo è lo stesso sub commissario che raggiunta telefonicamente ha attribuito le dimissioni a motivi familiari.

La struttura commissariale alle corde

Da tempo, secondo quanto riferito, era già stato programmata la sua fuoriscita dalla struttura commissariale, che adesso resta davvero sguarnita. Il solo componente adesso è infatti il commissario ad acta, Guido Longo, a cui per ora non è stato affiancato alcun nuovo sub commissario secondo quanto previsto dal decreto Calabria, approvato oggi in Senato e divenuto così ufficialmente legge.

La nomina dei commissari

Sarà il solo Guido Longo per ora a traghettare la sanità calabrese e in questi giorni è alle prese con l'individuazione dei commissari straordinari da porre alla guida delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, dopo la reprimenda del tavolo interministeriale durante l'ultima verifica dello stato di attuazione del piano di rientro.

La reprimenda di Roma

I due ministeri affiancanti - Salute e Mef - non hanno approvato, infatti, la proroga degli attuali assetti aziendali disposta dal commissario, Guido Longo, sollecitandolo ad affrettarsi ad individuare nuovi manager da porre ai vertici delle aziende. E il plenipotenziario della sanità calabrese in questi giorni si sta affannando a trovare la quadra sulla rosa di nomi che poi dovrà essere condivisa con il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì.

La rosa di nomi

La quadratura del cerchio, tuttavia, è ancora ben lontana dall'esser stata trovata benchè le intenzioni fossero quelle di chiudere la partita entro fine anno. Ma così non sarà, la limatura sui professionisti da indicare alla guida delle quattro aziende ospedaliere e delle tre aziende sanitarie provinciali richiederà ancora qualche giorno.