Al Governo discussione ancora in corso. Il ministro della Salute su uno dei nomi papabili: «Non credo che sarà questa l'opzione definitiva». E sul Natale: «Spostamenti solo se tutte le regioni in zona gialla»
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Ancora nessun commissario ad acta per la Calabria. La sanità della Regione, in piena seconda ondata, da oltre due settimane è senza una guida e nessuna luce sembra vedersi in fondo al tunnel. Dopo le dimissioni di Cotticelli, il “forzato” passo indietro di Zuccatelli e il rifiuto di Gaudio, il Governo ancora lavora alla ricerca di un nome.
Nei giorni scorsi tra le personalità al vaglio del Consiglio dei Ministri vi era quella del prefetto Francesco Paolo Tronca. Un nome su cui lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza ha però frenato. «Non credo che sarà questa l'opzione definitiva», ha detto nel corso della trasmissione Che tempo che fa su Rai3, aggiungendo: «Ma c'è ancora una discussione in corso».
Il ministro si è poi soffermato sulla situazione delle zone rosse, tra cui figura appunto anche la Calabria. Dovremo valutare con attenzione i numeri dei prossimi giorni – ha spiegato al conduttore Fabio Fazio -. È comprensibile che un territorio voglia uscire dalla zona rossa ma ci vuole prudenza. Le misure stanno dando i primi risultati ma abbiamo bisogno di discutere con gli scienziati ed i tecnici. Io lavoro con tutti i presidenti di regione senza distinzione politica e dico no alle polemiche. Per me la linea resta quella della massima cautela».
E ancora: «La situazione è molto seria, oggi quasi 600 persone hanno perso la vita ed i casi sono ancora tanti. Al contempo però l’indice Rt è sceso ed i nostri tecnici pensano possa scendere ulteriormente nei prossimi giorni. Ma sono ancora i primissimi effetti delle misure prese e non sono ancora sufficienti. Abbiamo ancora numeri imponenti e non possiamo abbassare la guardia».
Focus poi sul Natale e sugli eventuali spostamenti, che – ha spiegato Speranza - «potranno avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla ma in questo momento dobbiamo evitare tutti gli spostamenti che non sono necessari. Dobbiamo panificare le vacanze con prudenza».