Per trasferirsi e guidare alla Cittadella il dipartimento della salute, l’ex direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha chiesto una ricca indennità aggiuntiva che si somma al già lauto stipendio. Nelle prossime ore prenderà servizio
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Un compenso a sei cifre, del valore complessivo di quasi 180mila euro, per ricoprire l’incarico ambito da molti manager calabresi. E, invece, l'avellinese Francesco Bevere, neo dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute per mettersi alla guida della “sbullonata” macchina sanitaria calabrese ha preteso un’indennità.
Sanità allo sfascio
Difficile capire se l’incentivo che l’ex direttore generale di Agenas riceverà ad integrazione dello stipendio per svolgere semplicemente le funzioni di gestione e programmazione sia da catalogarsi come un incoraggiamento, in previsione del lavoro che lo attende, o come una sorta di indennizzo morale, considerato lo stato comatoso della sanità a queste latitudini. Quel che è certo però è che al suo arrivo in Calabria dovrà innanzitutto metter mano agli uffici del dipartimento, spappolati al suo interno poiché privi del personale di cui avrebbe necessariamente bisogno per far girare nel verso giusto gli ingranaggi amministrativi.
L'indennità di 45mila euro
Ma volendosi attenere alle sole previsioni di legge e a quanto riportato nel decreto di nomina vergato ieri dalla presidente della Regione, Jole Santelli, i 45mila euro che il manager incasserà in Calabria a titolo di indennità aggiuntiva sono commisurati “alla specifica qualificazione professionale, alla temporaneità del rapporto ed alle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali”. Sono questi i soli richiami normativi contenuti nel provvedimento di Giunta che motivano la scelta di assegnare un incentivo ad integrazione del già ragguardevole stipendio pari a 133mila euro lorde annue. In verità, l’importo iniziale dell’indennità ammonta a 60mila euro, decurtato però del 25% per effetto di una previsione normativa introdotta con la legge regionale n. 8 del 2010 che riduce in percentuale le indennità elargite ai funzionari con incarichi dirigenziali.
L'incarico di tre anni
L’incarico avrà una durata di tre anni e all’ex direttore generale di Agenas è fatto divieto di svolgere attività lavorativa o professionale, nei tre anni successivi alla cessazione dell’incarico alla guida del dipartimento calabrese, “presso i soggetti privati che, con riferimento agli ultimi tre anni di attività svolta per conto della Regione Calabria, siano stati destinatari di provvedimenti adottati o di contratti o accordi sottoscritti nell’esercizio dei poteri conferiti”.
L'insediamento al terzo piano
Nella mattinata di domani, Francesco Bevere, prenderà servizio al terzo piano della Cittadella e insieme al tandem commissariale, composto da Saverio Cotticelli e da Maria Crocco, gestirà la sanità calabrese nella fase del post-Covid. Ad attenderlo però sulla scrivania anche numerose pratiche “calde” accumulate nel periodo di reggenza per essere portate all’attenzione del nuovo dg all’indomani della sua nomina.