Il lavoro dei funzionari prefettizi serve ad accertare eventuali condizionamenti della criminalità organizzata nell’attività amministrativa del Comune
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La commissione d’accesso antimafia si è insediata al Comune di San Luca per accertare eventuali condizionamenti della criminalità organizzata nell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Bruno Bartolo, che ha concluso il suo mandato poco meno di un mese fa. Nel paese caro a Corrado Alvaro nessuna lista è stata presentata per le elezioni amministrative di giugno. Così a traghettare l’ente è stato nominato un commissario che si occuperà dell’ordinaria amministrazione. L’arrivo dei funzionari prefettizi era già stato preannunciato dal presidente della commissione parlamentare Chiara Colosimo, in visita a San Luca nei giorni scorsi.
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L’iter per lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali per i quali siano stati accertati fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso è disciplinato dall’articolo 143 del Testo Unico degli Enti locali. Compito della commissione di indagine, composta da tre funzionari della pubblica amministrazione, è quello di verificare la sussistenza di «concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori», «ovvero su forme di condizionamento degli stessi, tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali, nonché il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati, ovvero che risultino tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica». Continua a leggere su IlReggino.it