Uno dei più grandi comuni calabresi, San Giovanni in Fiore, sta rimanendo senza diversi medici di base. Ai pensionamenti del 2019 e del primo semestre 2020, si aggiunge al 30 ottobre quello di un medico massimalista, il dott. Luigi Loria che lascia dopo 43 anni di servizio. Di recente è andata in pensione la dottoressa Francesca Bonanno. In tutto 2200 pazienti restano senza medico di famiglia. Con l’aggravante che nessuno degli altri medici di famiglia può avere altri pazienti a carico, essendo tutti massimalisti (1500 pazienti).

 

Da mesi è stata sollecitata la regione a procedere con l’iter per la dichiarazione di zona carente di San Giovanni in Fiore, per procedere poi alla nomina dei medici con i titoli. Di recente il consigliere Pd Domenico Lacava ha chiesto l’intervento del sindaco Succurro e la convocazione di un urgente tavolo di confronto con la regione. Ma ad oggi nessuna risposta. Da qui la raccolta delle firme per la presentazione di un esposto denuncia.

 

Il già parlamentare Franco Laratta, tra i primi firmatari dell’esposto denuncia è durissimo: «Alla Regione sono degli irresponsabili. Saranno chiamati a rispondere di quello che succederà nei tanti comuni calabresi rimasti senza medici di base. Ci sono gravi responsabilità penali».