Dura nota degli organizzatori del sit-in che ha richiamato duemila persona in piazza sotto il palazzo comunale, in contemporanea al tavolo tecnico con il commissario Antonello Graziano
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Il sit-in "Qui ancora si muore!" a San Giovanni in Fiore
Non si retrocede di un millimetro nella lotta per la sanità pubblica. Alcune ore dopo il sit-in “Qui ancora si muore!” organizzato dal Comitato Si(la) Salute Bene Comune con duemila persone in piazza a ribadire la richiesta del “diritto alla salute” nonostante le temperature “polari” della notte silana. Un’azione che già ha un altro appuntamento fissato: il 4 febbraio, un mese dopo la morte di Serafino Congi avvenuta su un’ambulanza sulla Statale 107 dopo alcune ore di attesa nel Pronto soccorso cittadino, la mobilitazione si sposterà in via Alimena, sede dell’Asp di Cosenza.
«La risposta del popolo sangiovannese è stata forte: dolore, paura e indignazione hanno portato i cittadini in piazza per rivendicare il diritto alla salute. A 27 giorni dalla tragedia, nulla è cambiato – scrive in una nota il Comitato - nell’emergenza-urgenza. Nulla è cambiato nemmeno nel modo in cui le istituzioni si rapportano alla popolazione. Non si può lasciare sola una comunità, con tavoli tecnici organizzati a porte chiuse, senza un consiglio comunale aperto che precedesse l’incontro tra la sindaca e l’Asp. Era inevitabile che le roboanti dichiarazioni della sindaca non portassero alcuna soluzione. Solo un fronte popolare unito avrebbe potuto incidere davvero su quelle decisioni».
«Ancora una volta, le istituzioni si sono dimostrate distanti dalla popolazione e dalla democrazia e più attente alla propria immagine mediatica che ai reali bisogni della comunità. Non dimentichiamo che, pochi giorni prima della tragedia, sui social si provava a dipingere – attacca il Comitato - una situazione tutt’altro che veritiera della sanità locale, che il nostro ospedale non aveva carenze. Oggi, invece, ci troviamo ancora con un 118 privo di medici, con 2 sanitari in servizio anziché 6 e con la guardia medica quasi sempre assente».
«È il momento delle responsabilità, ognuno si assuma le proprie di fronte alla cittadinanza, invece di limitarsi a ripetere le conclusioni di un tavolo tecnico preconfezionato, in un video pieno di slogan. L’appuntamento ora è il 4 febbraio a Cosenza. Come comitato e come comunità saremo presenti. Invitiamo tutti i cittadini a esporre un lenzuolo bianco ai propri balconi: un gesto semplice, ma potente, per dimostrare la nostra unità e la nostra volontà di ottenere risposte».
«Continuiamo a ribadire, che il nostro obiettivo è un presidio ospedaliero che rappresenti sicurezza e vita, non la ricerca di nemici bensì di alleati che vogliano lottare a fianco ad un popolo affamato di sanità. Qui ancora si muore, – conclude il Comitato Si(la) Salute Bene Comune – è non accettabile».