Il corpo di Yuliia avrà degna sepoltura dopo tre mesi di permanenza nell’obitorio dell’ospedale di Locri. Se ne occuperà il comune di Rosarno. La denuncia dell’avvocato Giancarlo Liberati tramite il nostro network  ha acceso un faro sulla condizione di abbandono della salma della giovane donna di nazionalità ucraina che, neppure trentenne, lo scorso marzo è stata uccisa dal compagno a Rosarno dove con lui risiedeva.

Il consolato generale d’Ucraina ha certificato l’assenza di parenti in vita, dando il nulla osta all’amministrazione per il seppellimento. Dunque della salma dovrà occuparsi il comune commissariato di Rosarno. Tuttavia una situazione di stallo è stata denunciata dai legali della giovane deceduta per morte violenta. Il suo corpo da oltre tre mesi giace in un freddo e desolato obitorio.

Dopo i nostri articoli, la prima a mobilitarsi è stata la garante regionale per la Salute, Anna Maria Stanganelli che aveva anche dato disponibilità dell'Ufficio ad accollarsi le spese per dare degna sepoltura a questa giovane vittima di violenza di genere. Ma dopo gli ultimi sviluppi, ciò non sarà più necessario.

La mobilitazione immediata


«La morte di una donna per mano di un uomo è un crimine contro l’umanità. La violenza di genere - ha sottolineato la garante regionale per la Salute, Anna Maria Stanganelli - rappresenta oggi più che mai un problema di salute pubblica, dalle proporzioni epidemiche e da gestire come un’emergenza sanitaria. Appena appresa la notizia, ho subito contattato per le vie brevi il direttore sanitario dell’Ospedale di Locri, Giuseppe D’Ascoli, e il commissario straordinario del Comune di Rosarno, Antonio Giannelli.

Rapportandosi con gli Uffici, lo stesso commissario mi ha informato che la documentazione relativa alla giovane Yuliia è pervenuta dal consolato ucraino nella giornata di mercoledì e che nella stessa giornata, secondo quanto a lui riferito dagli Uffici, si è proceduto a richiedere preventivi per il trasporto della salma da Locri a Rosarno. Lunedì mattina si dovrebbe procedere all’aggiudicazione del servizio. Individuato anche il luogo dove eseguite la sepoltura.

Finalmente Yuliia potrà avere una degna sepoltura. Ciò grazie alla necessaria collaborazione tra gli attori coinvolti». Lo ha riferito la garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, specificando di avere anche riferito gli aggiornamenti all’avvocato della giovane donna, Giancarlo Liberati.

Officiare le esequie se con rito cattolico


Nel frattempo anche si era mobilitata anche la fondazione Opere di Religione della diocesi di Locri Gerace. «Avremmo provveduto a dare il nostro contributo qualora non lo avesse fatto il Comune. Un gesto assolutamente doveroso. Resta la nostra disponibilità a officiare le esequie, a cura del vicario generale della diocesi Pietro Romeo, qualora il rito fosse quello cattolico. Se poi invece i funerali dovessero svolgersi a Rosarno ci metteremmo in contatto con la diocesi di Oppido - Palmi», così Domenico Vestito, direttore della fondazione Opere di Religione della diocesi di Locri Gerace.

Finalmente una degna sepoltura


«Siamo confortati per la rapidità con cui la vicenda, opportunamente sollevata dal vostro network, volge a soluzione. Alcuni passaggi dovrebbero essere automatici e invece in Italia spesso, c’è bisogno che la stampa ponga l’attenzione necessaria. Complice un’asimmetria informativa, la commissione di Rosarno non era informata della vicenda mentre l’ufficio comunale competente con cui la collega Olesya Dzedzinska si era interfacciata la settimana scorsa, aveva palesato una mancanza di fondi e di mezzi. Dunque lungi da qualunque polemica, prendiamo atto che chi aveva effettivamente la prerogativa di decidere, una volta venuto a conoscenza, lo ha fatto senza indugio. Il Comune farà ciò che deve e con profondo sollievo apprendiamo che questa giovane, dopo una vita già difficile, potrà riposare in pace». Così ha concluso l’avvocato Giancarlo Liberati.