Libro Nero, il consigliere regionale si difende nell'interrogatorio di garanzia dall'accusa di corruzione in concorso con il sottufficiale della Finanza
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«Non ho mai promesso alcuna utilità, neppure ricordo di aver conosciuto quel maresciallo». Sono queste le parole del capogruppo Pd in consiglio regionale, Sebi Romeo nel corso del l'interrogatorio terminato nella serata di ieri davanti al gip Armoleo. Romeo, difeso dall'avvocato Natale Polimeni, ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste. «Si è difeso in modo puntuale» ha dichiarato il legale al termine del lungo confronto con gip e Procura della Repubblica.
Il consigliere, sospeso dal Partito democratico all'indomani dell'inchiesta "Libro nero" è accusato di corruzione insieme al maresciallo della Gdf, Francesco Romeo. Questi avrebbe chiesto l'assunzione di una persona in una ditta di trasporti ed in cambio avrebbe assicurato notizie riservate su inchieste della Procura. Da rimarcare come l'avvocato Polimeni abbia eccepito alcune illegittimità sull'uso del trojan. Eccezioni che sono però state rigettate dal giudice. Sebi Romeo, lo ricordiamo, si trova ristretto ai domiciliari ma non è indagato per fatto di mafia.
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