VIDEO | L'imprenditore di Girifalco, nel Catanzarese, era costretto a versare, con cadenza semestrale, una somma di denaro di 1500 euro
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Sono accusati di estorsione in concorso continuata ed aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un ristoratore di Girifalco, in provincia di Catanzaro. Per questo i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro con i colleghi della Compagnia di Girifalco hanno dato esecuzione, questa mattina, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due uomini di Girifalco, Sandro Ielapi e lo zio Salvatore Conte (quest'ultimo percepiva anche il reddito di cittadinanza). L’ordinanza è stata emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro - Direzione distrettuale antimafia - con i sostituti Procuratori Debora Rizza e Pasquale Mandolfino, coordinati dal Procuratore capo Nicola Gratteri e dal procuratore aggiunto Vincenzo Luberto.
Le indagini
Le indagini, durata poco più di un anno, sono partite dalla denuncia di un ristoratore del luogo, il quale da circa due anni e mezzo era costretto, sotto minacce esplicite ed implicite, a versare con cadenza semestrale una somma di denaro di 1.500 euro ai due uomini.
La vittima, stremata a livello emotivo ed economico, con il tempo hanno maturato la decisione, vincendo paure e resistenze, di chiedere aiuto ai carabinieri, i quali, sotto la direzione della Procura di Catanzaro hanno condotto le indagini che hanno permesso di riscontrare quanto denunciato e giungere all’ordinanza odierna emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari. I due uomini, legati peraltro da vincoli di parentela, dopo esser stati arrestati sono stati trasferiti presso il carcere di Catanzaro.