Il centro storico di Castrolibero si arricchisce del primo centro benessere mai allestito nel cosentino all’interno di una costruzione medievale. Ma i Bagni del Palazzotto, pezzo forte del progetto di riqualificazione urbana e sociale La Porta aperta sul Borgo, sono soltanto una parte del complesso di interventi di rigenerazione avviati dall’amministrazione comunale, e concepiti con l’idea di realizzare un’ampia area per il relax, la socialità, l’aggregazione, in edifici recuperati al patrimonio pubblico, da destinare al turismo lento, funzionali alle moderne esigenze di ospitalità e logisticamente ubicati in un’oasi di tranquillità e però a pochi chilometri dal capoluogo bruzio e dalle principali infrastrutture viarie e di comunicazione.

Progetto ambizioso

Il centro benessere sarà dotato tra l’altro, di sauna, docce emozionali e poi di una piscina esterna riscaldata e di due vasche californiane con idromassaggio. Oltre alla Spa il progetto annovera altre opere complementari diffuse in più immobili destinati a servizi di natura diversa. Ci sarà un laboratorio di cucina con annessa scuola del gusto, un info point attrezzato, un’area cinema e workshop nella ex Chiesa di San Giovanni, e poi botteghe d’arte, un’area per le attività sportive, un percorso verde tra gli ulivi ed un Café Conciliary Room, ovvero uno spazio di co-working e coabitazione sociale dove staccare dalla giornata lavorativa, consumare un the o un drink e rilassarsi.

Presto il bando per l'affidamento in gestione

I lavori sono in stato estremamente avanzato: quasi il novanta percento delle opere sono state completate ed anche le dotazioni e gli arredi sono già sistemati negli ambienti e pronti per l’uso. Per questo l’amministrazione sta predisponendo le procedure per l’affidamento della gestione delle strutture, con l’auspicio di poterle aprire al pubblico già entro l’estate.

«Partendo dalla riqualificazione – ha spiegato il sindaco Orlandino Greco – abbiamo messo a punto un insieme di interventi che ci consentono di attuare una sostanziale trasformazione del borgo da abitativo ad ospitale, con l’idea di intercettare quel segmento del turismo del benessere, in costante espansione, scandito dalla ricerca dello stare bene. Siamo così convinti della bontà di questa iniziativa che intendiamo acquisire altri immobili che possano essere funzionali allo sviluppo ulteriore di attività ricettive diffuse».