Cinque periti e trentotto ausiliari chiamati ad ascoltare e riprodurre testualmente i file audio acquisiti dalla polizia giudiziaria nelle indagini preliminari
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Un pool di quarantatrè esperti: tre superconsulenti (a cui alla prossima udienza saranno aggiunti altri due, Vittorio Scullari e Antonio Milicia) e trentotto collaboratori.
L’ultima udienza del maxiprocesso Rinascita Scott, dopo la riunione del procedimento stralcio riguardante l’imputato Michele Bonavota al maxiprocesso, si è aperta con il conferimento degli incarichi ai primi tre periti (Francesco Maria Nardone, Carmine Puccio, Walter Vercillo) chiamati a trascrivere le intercettazioni ambientali, telematiche e telefoniche acquisite nel corso delle indagini preliminari. Gli stessi, già incaricati della stessa consulenza nelle fasi dell’udienza preliminare celebratasi nell’aula bunker di Rebibbia davanti al gup Claudio Paris, hanno spiegato di aver già consegnato una prima parte del lavoro.
Con cadenza mensile completeranno il deposito delle trascrizioni, supportati da trentotto ausiliari, mentre per il deposito degli elaborati tutti è stato fissato come termine quello del 30 giugno. In sostanza la trascrizione delle intercettazioni prevederà una prima stesura operata dopo l’ascolto da un ausiliario, successivamente sottoposta a revisione da un secondo ausiliario, quindi la verifica definitiva dal perito incaricato dal Tribunale che procederà al deposito. Gli esperti nominati dal Tribunale hanno ribadito come non sia necessario aumentare ulteriormente il numero degli ausiliari, per come richiesto sia alla Procura che da alcune difese, ma sia utile per l’economia e la gestione del lavoro semmai ridurlo. Con propria ordinanza, invece, il Tribunale ha invece disposto l’integrazione del collegio peritale con l’indicazione di ulteriori due periti.