La decisione del Tribunale collegiale di Vibo Valentia dopo che la Corte d'Appello di Catanzaro ha accolto la ricusazione di due giudici
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Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia dinanzi al quale – nell’aula bunker di Lamezia Terme – si sta tenendo il maxiprocesso Rinascita Scott, ha stralciato dal processo Luigi Mancuso, 68 anni, di Limbadi. La decisione è stata presa stamane in udienza dopo l’accoglimento della ricusazione di due giudici del Collegio di Vibo (la presidente Brigida Cavasino e il giudice a latere Gilda Romano) da parte della Corte d’Appello di Catanzaro in accoglimento delle argomentazioni prospettate dagli avvocati Paride Scinica e Francesco Calabrese.
Il provvedimento del Tribunale di Vibo per la designazione del nuovo Collegio chiamato a giudicare l’imputato Luigi Mancuso verrà letto nell’aula bunker nell’udienza del 22 settembre prossimo. Luigi Mancuso – secondo l’impostazione accusatoria – è il personaggio-chiave principale dell’intera operazione Rinascita Scott. Tuttavia nei suoi confronti i due giudici hanno già espresso valutazioni di merito di colpevolezza nelle motivazioni della sentenza nata dall’operazione antimafia denominata Nemea e da qui la richiesta dei giudici Cavasino e Romano di astenersi e la successiva ricusazione ritenuta fondata dalla Corte d’Appello di Catanzaro dopo un annullamento con rinvio ad opera della Cassazione.