Il leader della Lega sulla posizione del procuratore: «Ha punti di vista diversi. Ma la giustizia italiana va riformata»
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«Gratteri è un amico, so che sulla riforma Cartabia e sugli stessi referendum ha punti di vista diversi. Li rispetto ma non li condivido». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Gambarie d'Aspromonte rispondendo alle domande dei giornalisti sulla raccolta di firme della Lega per un referendum sulla giustizia.
«I referendum sulla giustizia - ha aggiunto Salvini - sono la salvezza, sia della magistratura per bene, indipendente e libera, che dell'Italia in generale, perché nessuno viene a investire in un Paese dove i processi durano 15-20 anni. In questa occasione non sono d'accordo col procuratore. La giustizia italiana va riformata, e quello che è emerso col caso Palamara che ne è la dimostrazione».
«Siamo a mezzo milione, l'obiettivo è il milione» ha poi rimarcato in merito alla raccolta di firme della Lega. «Dopo trent'anni di attesa mancata della politica - ha aggiunto Salvini - saranno i cittadini con queste firme e con questi referendum a fare la riforma della giustizia, chi sbaglia paga, anche i giudici se sbagliano pagano e poi i processi devono avere dei tempi certi. C'è tempo ancora agosto e settembre per firmare in tutti i comuni e in tutte le piazze italiane, è un successo incredibile quindi sono contento».