Un faccia a faccia con le organizzazioni agricole in Cittadella andato avanti per circa tre ore ma non si sono registrati sensibili passi in avanti. Proposte modifiche migliorative del decreto
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Al netto di un incontro definito "cordiale" resta ferma tutta la distanza sulla riforma che domani dovrà essere discussa a Palazzo Campanella. Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, non si è sottratto al dialogo e in tarda mattinata ha ricevuto in Cittadella le organizzazioni agricole - Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative e Anbi Calabria - che nella giornata di ieri avevano avanzato richiesta di incontro a 24 ore dalla convocazione del Consiglio regionale per chiedere il rinvio della discussione sulla legge di soppressione degli undici Consorzi di Bonifica calabresi e la contestuale costituzione di un unico ente di gestione.
Nel corso del faccia a faccia - durato circa tre ore - non si sono registrati sensibili passi in avanti. Le organizzazioni agricole hanno nuovamente espresso contrarietà e parallelamente il presidente della Regione ha confermato la volontà di andare avanti sulla strada già tracciata della riforma. In sede di confronto, tuttavia, le associazioni di categoria hanno avanzato una serie di modifiche migliorative della proposta di legge.
Innanzitutto la correzione di alcuni errori presenti nel testo riguardanti l'attribuzione delle funzioni dei Consorzi di Bonifica e poi le modalità che riguarderanno le procedure di messa in liquidazione degli undici Consorzi di Bonifica. Argomento di discussione, inoltre, le risorse che la Regione dovrà mettere a disposizione per rendere la riforma sostenibile. Secondo quanto riferito, la proposta di legge prevede finanziamenti insufficienti e le organizzazioni agricole hanno chiesto di ottenere il 30% dei costi di manutenzione e gestione delle opere di bonifica.
Una cifra che dovrebbe aggirarsi attorno ai sei milioni di finanziamenti all'anno contro i due milioni previsti per ora nella legge di riforma ma per le sole annualità 2024 e 2025. Secondo quanto è stato possibile apprendere, il presidente avrebbe assunto l'impegno di effettuare una verifica con il dipartimento Economia e Finanze della Cittadella per valutare la fattibilità dell'operazione.
Difficile capire se i correttivi proposti troveranno spazio nel testo normativo domani all'esame del Consiglio regionale che con ogni probabilità sarà impugnato per contestarne l'illegittimità costituzionale. Dovranno essere gli eletti nei rispettivi Consigli dei Consorzi di Bonifica a proporre ricorso, ma le organizzazioni agricole danno ormai per certa la strada del contenzioso giudiziario.