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Lascia il carcere e passa agli arresti domiciliari Carmelo Ciccone di Palmi, amministratore unico della Ra.di srl, arrestato il 7 dicembre scorso nell’ambito dell’operazione “Ecosistema” condotta dalla Dda di Reggio Calabria contro un presunto asse politico-mafioso-imprenditoriale che avrebbe gestito in regime di monopolio la raccolta dei rifiuti nel basso jonio reggino. Ad accogliere il ricorso dell’avvocato Armando Veneto è stato il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria che ha annullato nei confronti di Crmelo Ciccone l’ipotesi di reato di turbativa d’asta.
Al centro dell’inchiesta, il regolare svolgimento delle gare d’appalto nel settore dello smaltimento dei rifiuti con Rosario Azzarà, titolare della ditta Ased con sede a Melito Porto Salvo (ma sino a novembre impegnato nella raccolta della spazzatura pure a Vibo Valentia), ritenuto l’indagato principale insieme a Carmelo Ciccone.
Operazione “Ecosistema”, scarcerato Rosario Azzarà
I due, secondo l’iniziale tesi investigativa, forti del sostegno di alcuni clan della ‘ndrangheta (Iamonte di Melito Porto Salvo o Paviglianiti di San Lorenzo a secoda dei casi), attraverso la compiacenza di amministratori pubblici sarebbero riusciti a condizionare le gare d’appalto nel settore dello smaltimento dei rifiuti.
g.b.