È stato sufficiente il semplice annuncio degli organizzatori e gli ospiti non ci hanno pensato due volte: tutti a salutare Mimmo Lucano, in attesa al confine tra Stignano e Riace. È così partita spontaneamente una marcia per omaggiare il sindaco sospeso e rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta Xenia sui progetti di accoglienza. Su Lucano infatti pende il divieto di dimora a Riace, disposto dalla magistratura.


Emozionante l’abbraccio con Dario Brunori e i Marlene Kuntz, in città per presentare la fondazione “È stato il vento”, sottoscritta da un centinaio di artisti del panorama musicale italiano. «Non voglio elemosina - ha detto Lucano davanti alla marea di manifestanti giunti da ogni parte d’Italia - ma voglio giustizia, non mi sottraggo ai processi, ma spero di ritrovare la luce e un giorno di poter tornare a casa».