Il gup del tribunale di Salerno ha revocato la misura interdittiva nei confronti di Marcello Manna, sindaco sospeso di Rende, che quindi potrà tornare a fare l’avvocato. Decisiva l’istanza presentata dall’avvocato Nicola Carratelli del foro di Cosenza.

Manna, come si ricorderà, era stato interdetto in via definitiva dalla Cassazione al termine del giudicato cautelare che aveva avuto un iter lungo, in quanto la procura di Salerno, nei vari gradi di giudizio, aveva chiesto una misura cautelare più afflittiva tenuto conto delle accuse formulate nei confronti del legale cosentino.

Parliamo dell’inchiesta sulla presunta corruzione in atti giudiziari in concorso con il giudice Marco Petrini, il quale avrebbe preso del denaro per assolvere il presunto capo della confederazione mafiosa di Cosenza Francesco Patitucci, imputato quale uno dei presunti mandanti dell’omicidio di Luca Bruni, avvenuto nel gennaio del 2012 a Castrolibero.

Manna torna ad esercitare la professione forense: ecco perché

La revoca della misura è stata motivata dalla constatazione che le due conversazioni intercettate per le quali il Tribunale aveva ritenuto la configurabilità delle esigenze cautelari erano state trascritte ed interpretate dalla Polizia Giudiziaria e dal P.M. in maniera totalmente difforme rispetto al reale ed esatto contenuto delle conversazioni stesse, per come rilevato, su sollecitazione dei difensori, finanche dal consulente del pm incaricato.

Secondo gli avvocati Riccardo Olivo e Nicola Carratelli il provvedimento odierno costituisce la prima verifica dell’infondatezza della intera costruzione accusatoria, che sarà definitivamente accertata allorquando, finalmente, anche all’esito del già disposto interrogatorio dell’avvocato Marcello Manna, verrà affrontato e discusso il merito della vicenda, rispetto alla quale Marcello Manna ed i suoi difensori hanno da subito evidenziato l’ assoluta inattendibilità delle accuse del Petrini e l’esistenza di una serie di anomalie procedurali nella fase investigativa.

«Siamo lieti – dichiarano gli avvocati Riccardo Olivo e Nicola Carratelli – che Marcello Manna possa tornare ad indossare la sua Toga, quella Toga che mai, mai, ha disonorato, anzi sempre egli svolgendo, davanti ai Giudici di tutt’Italia, la sua professione con scrupolo, correttezza, dignità e grande valore».