«Vi sarebbe da dire “finalmente un giudice terzo” non a 2186,7 Km, cioè Berlino che tanto distante da San Luca, bensì a soli 24,5, ovvero Locri. Già, poiché in un misto tra amara ironia e rabbia civile – almeno per quanto riguarda me, poiché molti, condividendomi intimamente, sono più adusi a timorosi squattii – per l'appunto, oggi, finalmente vediamo revocare la crudele ed insensata, misura cautelare ai domiciliari, per l'amico Bruno Bartolo, a cui rinnovo, sinceramente e convintamente, stima, affetto, fiducia e vicinanza». A scriverlo è Vincenzo Speziali, membro del Bureau Politique dell'Internazionale Democristiana e del Ppe, a proposito della revoca degli arresti domiciliari all'ex sindaco di San Luca Bruno Bartolo.

«Una vergogna, quindi, abbiamo visto e lui, purtroppo, tollerato e subito "sulla sua stessa pelle”, nonostante le pelosamente sperticate lodi, da parte di molti politicanti, indirizzate ad un ufficio di Procura e alle Procure in generale, che da sempre sono i terminali sinaptici, di plurime e dolorossissime crudeltà, nei confronti dei cittadini», aggiunge.

«Poi, a ciò e sino a quando non avrò voglia di prendere a pubblico ludibrio (benché al netto della verità, da me sempre raccontata dimostrata) – continua –, per il solo fatto di raccontare una realtà dittatoriale – di cui proprio qualcuno a cui mi riferivo nella parentesi precedente, si è trovato vittima, epperò da bancarottieri quali sono, con vicende simili a Bartolo, il quale è differente da costoro, sebbene parimenti innocente e in procedimenti penali diversi, ma differentemente da chi so io, Bartolo è, soprattutto, un galantuomo - dicevo sino a quando non avrò voglia, non consiglierò il dignitoso e consono 'zitto e a cuccia', ma che non mi si insolentisca, sennò, potrei aggiungere molto e molto ancora».

«Purtuttavia, rimangono, amarezza e stupore, tornando alla scriteriata azione “(para)giurisprudenzialprocurarotoriale”, anzi, con desolazione, costituiscono l'ennesima riprova di quanto taluni afferenti al “magistratume”, siano entrati nel dimensione non dell'intelligenza artificiale, bensì, semmai, più prossimi a quella artificiosa», afferma ancora Speziali.

«Adesso, però, tiriamo un sospiro di sollievo, attendendo un pronunciamento del Riesame, che certamente leverà, financo, la residua, assurda ed ingiusta affiliazione dell'obbligo di dimora, guarda caso laddove e nello stesso posto, l'indagato (infangato) avrebbe commesso l'ipotesi di reato contestate. Se tutto ciò sembra normale – conclude –, al sottoscritto non lo è affatto».