L’incendio è divampato sul ciglio della strada. Poi ha aggredito il costone fino a raggiungere la terrazza e i locali di una pizzeria del centro storico di Rende. In pochi minuti tavoli e attrezzature sono stati avvolti dalle fiamme, davanti agli occhi in lacrime dei due titolari, Elvira e Giovanni, che hanno assistito impotenti alla drammatica scena.

Danni ingenti

Ingenti i danni: sono andati tra l'altro distrutti due frigoriferi industriali e poi un’affettatrice e l’impastatrice. E decine di stoviglie. Quella di domenica è stata una giornata campale sotto il profilo degli incendi in tutta la Calabria. Un fronte vasto e articolato pressoché impossibile da fronteggiare efficacemente. «Appena abbiamo percepito il pericolo abbiamo chiesto aiuto ai vigili del fuoco – dice Elvira Sacco – Ma tutte le squadre in servizio erano impegnate in altri interventi. Appena possibile è stata poi assemblata una ulteriore squadra inviata a darci una mano, ma purtroppo è arrivata tardi».

L'importanza della prevenzione

Scontata la matrice dolosa: sono giorni ormai che diverse contrade del comune di Rende sono battute dai roghi e non può trattarsi di una semplice coincidenza. Servirebbe anche una più accurata cura del territorio, con la pulizia delle sterpaglie e l’allestimento di sentieri tagliafuoco, indispensabili per la prevenzione. «E poi anche dotare il centro storico di idranti per accelerare le operazioni di spegnimento in caso di necessità – aggiunge la titolare della pizzeria danneggiata - Con l’amministrazione abbiamo avuto una interlocuzione. Ci hanno promesso vicinanza e assistenza».

Avviata una raccolta fondi

Ripartire non sarà semplice ma i lavori di sgombero delle macerie e di pulizia sono già iniziati. È stata avviata una raccolta fondi per sostenere l’attività già duramente provata dal lungo periodo di lockdown, promossa da alcuni frequentatori del locale. Per effettuare una donazione è sufficiente collegarsi alla piattaforma gofundme.com «Non so quando potremo riaprire – aggiunge Elvira Sacco – Spero presto. Chi ha un’impresa analoga alla mia sa le difficoltà patite durante la pandemia. Abbiamo ricominciato con stenti, con sforzi, con debiti. Era stata una ripartenza felice. Questo episodio ci ha tagliato le gambe e siamo precipitati nuovamente nello sconforto. Superare un danno così notevole è dura».