Il procuratore aggiunto Paolo Guido ha incontrato gli studenti di quella che fu la sua scuola: «Non esistono eroi, esiste condividere idee e sogni»
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Un’intervista in piena regola, ma che esula dai canoni tradizionali dell’informazione. A prendere in mano il microfono sono stati gli studenti del Liceo Scientifico Fermi di Cosenza che hanno accolto un ospite d’onore: Paolo Guido, il procuratore aggiunto di Palermo che ha giocato scacco matto all’ultimo padrino di Cosa Nostra: Mattia Messina Denaro.
Alla richiesta pervenutagli dalla dirigente scolastica Angela Corso, ha risposto di sì con grande trasporto emotivo, considerato che proprio il Fermi fu la scuola nella quale si formò negli anni ottanta. «All’epoca – ha ricordato con un pizzico di commozione – era solo il Liceo di Via Molinella».
L’incontro ha attirato al cinema Garden di Rende l’intero corpo docenti e tutti gli alunni dell’istituto, che non si sono tirati indietro ed hanno cercato di carpire i segreti professionali e privati dell’uomo del momento per ciò che concerne il panorama giudiziario italiano.