È blindatissima l'inchiesta che la procura di Reggio Calabria sta conducendo sulla sezione fallimentare del tribunale di Messina. Accuse gravissime quelle che l'aggiunto Gerardo Dominijanni e il pm Roberto Di Palma potrebbero muovere alle persone coinvolte, i cui nomi sono trapelati nelle scorse ore. Tra loro c'è un magistrato, Giuseppe Minutoli, in passato in servizio anche a Reggio dove ha pronunciato la sentenza del rito abbreviato del processo “Crimine”. Tra gli altri soggetti coinvolti anche l'imprenditore Gianfranco Colosi, il colonnello della Dia Letterio Romeo e l'ispettore della digos Nicola Spurio.

 

Il Gip di Reggio ha concesso agli inquirenti una proroga delle indagini preliminari ma il contenuto dell'inchiesta non trapela. Un approfondimento investigativo che va avanti da mesi e sul quale si può ipotizzare soltanto che riguardi sospetti sull'aggiudicazione, da parte dell'imprenditore Gianfranco Colosi, di alcune aste giudiziarie.

 

I soggetti istituzionali coinvolti nell'indagine potrebbero averlo favorito. Ma sono solo ipotesi: sono infatti sconosciuti persino i reati per i quali gli inquirenti stanno procedendo agli approfondimenti in un'inchiesta coperta che potrebbe far tremare il mondo giudiziario messinese.