«Vedendo tanta distruzione e sentendo il cuore stringersi, da cantastorie che ha girato il mondo raccontando l’Aspromonte, ho avvertito l’urgenza di prendere la mia chitarra e andare nei luoghi inceneriti a cantare di quello stesso Aspromonte che oggi, purtroppo, stiamo rischiando di perdere. Uno stato d’animo che ho condiviso e che ha sorprendentemente raggiunto tantissime persone. Una bellissima aggregazione spontanea». La musica per curare le ferite del fuoco e l’incontro per ripopolare luoghi e dare speranza. La sollecitazione artistica del cantastorie reggino Fulvio Cama, con la sua proposta dei Concerti dalle ceneri, ha smosso le coscienze, divenendo il punto di partenza di un cammino corale.

Si sono ritrovati al parco Ecolandia, nel quartiere di Arghillà a Reggio Calabria, cittadine e cittadini pronti a dare il loro contributo e a rispondere presenti a questo appello per un’azione condivisa che nel segno dell’arte, dia impulso concreto alla rinascita e alla ricostruzione.

Un incontro che è stato anche testimonianza con la partecipazione di imprenditori agricoli che hanno perso tutto, come Francesco Saccà di Roccaforte del Greco, e in occasione del quale si è preso atto dell’urgenza di una consapevolezza più solida, che non necessiti più di tale distruzione per essere destata.

«Bisogna vigilare e monitorare, scendere in campo come cittadinanza e fare la propria parte per la salvaguardia del patrimonio, tanto prezioso quanto a rischio, che è oggi l’Aspromonte. Il nostro contributo sarà quello raccogliere fondi per sostenere chi ha visto perire in preda alle fiamme le proprie aziende agricole poiché per ripopolare di verde i boschi aspromontani dovrà intervenire chi di competenza. Così tra la fine settembre e primi di ottobre pensiamo di organizzare dei concerti in luoghi simbolo, come l’azienda di Francesco Saccà a Roccaforte del Greco. Altre tappe saranno stabilite tra il santuario della Madonna di Polsi, Cardeto, San Lorenzo, la Diga del Menta, lo Zomaro. Chiuderemo con un concerto simbolo a Gambarie. Ancora il programma è corso di definizione. Hanno già aderito l’Orchestra Fabulanova, l’Orchestra di archi del teatro Francesco Cilea, il Complesso bandistico Euterpe, Rhegium Jazz Orchestra. Il percorso è cominciato e intendiamo proseguire non solo perché non possiamo restare indifferenti ma anche e soprattutto perché ci sentiamo chiamati a dare un contributo che semini anche per il futuro», ha concluso il cantastorie Fulvio Cama.