Come ogni sabato, anche in quello Santo che precede la Pasqua, l’associazione, che ha sede in un bene confiscato nella zona di Croce Valanidi, ha consegnato pacchi alimentari e uova di cioccolato
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La consueta consegna di pacchi alimentari per famiglie in difficoltà, in convenzione con il Banco Alimentare, si arricchisce anche del dono di uova di cioccolato. Come ogni sabato, anche in quello Santo che precede la Pasqua, Antigone Osservatorio sulla ndrangheta, che dal 2009 ha sede in un bene confiscato a Croce Valanidi nella zona Sud di Reggio Calabria, declina la legalità anche in solidarietà, nutrendosi della generosità e della disponibilità di chi avendone la possibilità, non fa mancare il contributo.
«Avevamo, anche quest’anno, pubblicato un appello su face book e dopo solo qualche giorno erano già tante le famiglie attivatesi per farci avere le uova di cioccolato da donare a bambine e bambini di altre famiglie in difficoltà. Ogni anno e in ogni occasione la cittadinanza risponde sempre con grande slancio e con entusiasmo», raccontano Antonella Bellocchio, presidente di Antigone Osservatorio sulla ndrangheta, e sua madre Erminia De Pietro, volontaria dell’associazione.
Si nutre, così, di una solidarietà diffusa l’impegno di Antigone Osservatorio sulla ndrangheta, il cui progetto sociale e culturale muove i primi passi dalle attività di ricerca sulla ndrangheta e dalla sensibilizzazione sui temi della legalità, che ancora proseguono, per poi estendersi nel tempo, vista l’assenza di un presidio aggregativo sul territorio, anche a doposcuola e laboratori per bambine e bambini. Proprio loro hanno rappresentato una preziosa finestra sullo stato di bisogno delle famiglie della zona che lo stesso Osservatorio ha voluto in qualche modo adottare.
La pandemia e i bisogni sommersi
«Tutto è iniziato durante il primo lockdown. Qualche famiglia di cui seguivamo i bambini ci ha rappresentato la difficoltà di fare la spesa. In una sola settimana le famiglie in cerca di aiuto sono diventate 35. Visto il numero, avevano deciso di indirizzarle ad un centro vicino, ma ci siamo accorti che nella vallata non vi era un presidio al quale poterle indirizzare e così abbiamo deciso di supportarle noi. Abbiamo, quindi, siglato una convenzione con il Banco Alimentare, senza il quale non avremmo mai potuto portare avanti questa consegna settimanale, garantendo ogni sabato la spesa ai nuclei familiari bisognosi della zona che, in questi due anni, sono diventati 56. Dobbiamo anche ringraziare il panificio Scilla che ci dona il pane. Un gesto di grande importanza per chi vive situazioni di difficoltà», spiega Antonella Bellocchio, presidente di Antigone Osservatorio sulla ndrangheta di Reggio Calabria.
Così dall’inizio della pandemia presso l’immobile confiscato, sede dell’associazione che a breve ospiterà uno sportello legale e di orientamento, ogni sabato vengono distribuiti i pacchi alimentari.
«Abbiamo iniziato in una situazione di emergenza e poi abbiamo continuato perché ce n’è necessità. Non si tratta soltanto della consegna delle buste con alimenti. Con queste famiglie noi ormai abbiamo stretto delle relazioni, ne conosciamo i bisogni e condividiamo le difficoltà», spiega Erminia De Pietro, volontaria dell'associazione Antigone Osservatorio sulla ndrangheta di Reggio Calabria.
Volontariato che genera volontariato
«Cinque o sei famiglie non hanno la possibilità di raggiungerci e così andiamo noi a portare i pacchi a domicilio. Lo stato di necessità che registriamo è molto significativo, motivo per il quale questo appuntamento del sabato per i pacchi spesa è molto atteso. Le nostre attività si svolgono anche durante la settimana con un gruppo di volontari, che d’estate diventa più corposo, che dedica del tempo alle attività associative e di supporto alle famiglie disagiate. Molti dei ragazzi che seguiamo poi scelgono di fare volontariato qui con noi. Un modo per crescere insieme», conclude Antonella Bellocchio, presidente di Antigone Osservatorio sulla ndrangheta di Reggio Calabria.