VIDEO | Nella città dello Stretto, dove ancora il virus circola, l’allentamento delle misure anti covid è iniziato tra umori contrastanti
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Timore e fiducia, rassegnazione, cautela e speranza. Sono contrastanti gli umori in questo primo giorno fuori dallo stato di emergenza, a Reggio Calabria, dove il bollettino Covid ieri ha segnato sei decessi e oltre 460 contagi.Non tutti, infatti, concordano sull’opportunità di questo alleggerimento di misure in questo momento e per molti, nonostante l’allentamento dell’obbligo, la mascherina resta una difesa.
I timori
«Siamo ancora pieni di contagi. Il Governo può anche decidere di far cessare lo stato di emergenza ma il covid qui resta e ancora ci sono vittime. Visti i contagi credo che, almeno in questa regione, lo stato di emergenza avrebbe dovuto essere prolungato. Ci sono davvero poche certezze, dunque restiamo vigili. Se abbassiamo la guardia rischiamo di non iniziare serenamente la prossima estate», questi alcuni dei punti di vista espressi dalla cittadinanza reggina sollecitata sul tema della cessazione da oggi dello stato di emergenza e del nuovo assetto di misure relative all’uso delle mascherine e del green pass.
«Da insegnante sono ancora molto preoccupata per la diffusione del virus però credo anche che sia necessario non essere troppo apprensivi e accettare che con il covid dovremo imparare a convivere». A questa cittadina fanno eco altre opinioni che sanno di sana rassegnazione in vista di un’immunità di gregge altrimenti non raggiungibile. «Dobbiamo ammettere che, nonostante il vaccino, il virus non è stato debellato. Dunque, dobbiamo conviverci e, con questa consapevolezza, continuare a tutelarci».
Speranza, responsabilità e cautela
«Finalmente ci si avvicina alla normalità. Prima o poi ciò sarebbe dovuto avvenire. Si tratta di continuare a rispettare alcune regole in modo da non disperdere questa possibilità dopo due lunghi anni di pandemia e restrizioni. Dobbiamo continuare a cautelarci e a prestare attenzione, sentendoci anche responsabili del prossimo perché il virus è comunque ancora in circolazione. Proprio adesso che mentalmente siamo più liberi, è anche un dovere civico essere prudenti».
Le attese degli esercenti commerciali
«Sono stati due anni difficilissimi per le imprese e per gli esercizi commerciali. Incrociamo le dita e speriamo che da oggi la ripresa possa essere più celere. Per entrare nei negozi resta l’obbligo delle mascherine ancora per un mese, in quanto luogo chiuso, ma non vi è più l’obbligo del green pass. A tante persone in questi mesi non abbiamo potuto consentire l’ingresso. Speriamo che questo lungo e complicato periodo possa essere al più presto completamente superato».