Un sistema collaudato di evasione fiscale. È questo, secondo i pubblici ministeri della Dda di Reggio Calabria, il metodo messo a punto da alcuni professionisti di uno studio commerciale, indagati, insieme ad imprenditori molto noti in città, per numerose ipotesi di evasione fiscale di tributi o altri reati di natura tributaria. Nella mattinata odierna, i militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione locale, veicolare e di sistemi informatici. Sono 44 le persone indagate, tra cui spiccano alcuni nomi di imprenditori di prim’ordine della città dello Stretto come Carmelo Crucitti, titolare del BART, Antonino Gullì, titolare di Clivia, Sebastiano Vadalà, meglio noto come Seby’s Staff, parrucchiere di livello nazionale. E poi ancora altri nomi già noti alle cronache, come Michele Surace e Bruno Mandica.

L’associazione per delinquere

Otto indagati sono accusati di aver messo in piedi un’associazione per delinquere allo scopo di commettere un numero indeterminato di delitti, soprattutto di tipo tributario e nello specifico di evasione fiscale che «in modo seriale e sistematico – sostengono i pubblici ministeri Musolino e De Caria – consentivano ai clienti un risparmio di imposta, in termini di mancato versamento del dovuto all’amministrazione». Il tutto sarebbe avvenuto, stando sempre all’impostazione accusatoria, tramite emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti; predisposizione e presentazione di dichiarazioni fiscali fraudolente; trasferimento fittizio della sede legale/domicilio fiscale delle imprese ed operazioni di trasformazione, cessione del ramo d’azienda, cessione di quote sociali, scissione e liquidazione delle imprese; esposizione nei bilanci d’esercizio di fatti non corrispondenti al vero; tentativo di corrompere mediante la corresponsione di una somma di denaro, un funzionario dell’Agenzia delle entrate.

Nello specifico, i pm contestano il reato a coloro che fanno parte dello studio commerciale “Fiscality & Project Management srl” e quindi a Salvatore Virzì, già ispettore della Guardia di Finanza, in qualità di promotore ed organizzazione dell’associazione; Giovanni Barilà, amministratore della società, anch’egli in qualità di promotore e organizzatore; Riccardo Toscano, quale partecipe, così pure come Antonino Malaponti, Claudia Piccolo, Carmela Caccamo, Domenico Diano e Salvatore Berlingeri.

Gli imprenditori coinvolti

Sono diversi gli imprenditori che si sono rivolti allo studio gestito da Virzì e Barilà. E, stando sempre all’impostazione accusatoria, ovviamente da verificare al vaglio dei giudici di merito, molti imprenditori avrebbero ottenuto indebiti vantaggi dal sistema di evasione fiscale messo in piedi. Si tratta, ad esempio, di Leandro Ambrogio, titolare della ditta Ambrocem e della Edilcem. Rocco e Girolamo Guerrisi, rispettivamente amministratore unico e legale rappresentante della Rocco Guerrisi Costruzioni srl. I due Guerrisi figurano anche in relazione alla alle Ecopiana srl. Ancora, tra gli indagati figurano Francesco e Santo Fedele, rispettivamente amministratore unico e legale rappresentante il primo e amministratore di fatto il secondo della “St Global srl”.

Sotto inchiesta anche gli imprenditori Umberto e Bruno Galante, rispettivamente amministratore unico e legale rappresentante il primo e amministratore di fatto della Sud Impianti Italia srl.

Situazione diversa per l’imprenditore e noto parrucchiere Sebastiano Vadalà, conosciuto come Seby’s Staff. Nel suo caso, sarebbero stati alienati simulatamente o sarebbero stati compiuti atti fraudolenti con la finalità di rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva, con la costituzione di una nuova società con sede a Milano con cui veniva assorbito tutto il personale, il trasferimento della sede legale della originaria società da Reggio a Milano, con cessione delle quote e costituzione di una ditta individuale cui sono stati ceduti tutti i beni della New Seby’s Staff I parrucchieri srl.

Ancora, sotto indagine gli imprenditori Giuseppe Loprete (cl. ’56) e Giuseppe Loprete (cl. ’73), in qualità il primo di legale rappresentante e il secondo di amministratore di fatto della “Loprete costruzioni stradali sas”.

Nell’elenco delle persone indagate figura poi anche uno degli imprenditori più in vista a Reggio Calabria. Parliamo di Carmelo Crucitti, amministratore unico e legale rappresentante della BART srl, quindi titolare del bar che si trova di lato al teatro Cilea e di fronte al Comune di Reggio Calabria, ma anche di altre importanti attività. Anche nel suo caso, vi sarebbe stata secondo l’accusa una ipotesi di evasione fiscale.

Indagati anche l’amministratore unico e legale rappresentante della “Megghy” srl, Antonino Cutrupi, nonché l’amministratore di fatto, Caterina Fortugno, sia per ipotesi di evasione fiscale che per simulazione di reato, avendo denunciato il furto di un furgone, fattispecie che, secondo l’accusa, sarebbe stata creata ad arte.

Sotto inchiesta anche l’amministratore unico e legale rappresentante della Complast Italia srl, Francesco Comi (per una ipotesi) e Ferruccio Spiniello per altra ipotesi di reato, in qualità di amministratore unico e legale rappresentante, con Comi co-indagato quale amministratore di fatto.

Indagati pure Demetrio Modafferi (amministratore unico e legale rappresentante), Michele Surace e Andrea Francesco Giordano, (amministratori di fatto) della Essegi costruzioni srl. Nell’elenco anche Bruno Mandica, quale amministratore unico e legale rappresentante della Michele Surace e Bingo srl unipersonale.

Anche l’imprenditore Paolo Daniele Linguardo risulta indagato nella sua qualità di amministratore unico e legale rappresentante della ditta individuale “Linguardo Paolo Daniele”.

Fra gli imprenditori più in vista, c’è poi anche Antonino Gullì, dominus della catena di profumerie Clivia. Lui, quale amministratore di fatto, Nicola Scordo quale amministratore di diritto della Clivia Profumi srl, Guscam srl, Parfumania srl, Nico srl, Estro srl, Gbs srl. Ed ancora Francesco Fortugno, quale amministratore, Antonio Alessio Scordo e Leandro Giannelli, quali soci della Clivia servizi società cooperativa a R. L..

La misura cautelare personale

Nei confronti di Salvatore Virzì, Giovanni Barilà, Antonino Malaponti e Riccardo Toscano è stata disposta la misura cautelare del divieto di esercitare la professione di commercialista o consulente del lavoro, imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche o imprese.

Gli indagati

Risultano sottoposti ad indagini preliminari e, dunque, ancora neppure imputati:

  • Virzì Salvatore classe ‘65
  • Barilà Giovanni classe ‘75
  • Toscano Riccardo classe ‘59
  • Tardanico Fabio classe ‘66
  • Malaponti Antonino classe ‘75
  • Piccolo Claudia classe ‘84
  • Diano Domenico classe ‘63
  • Deraco Francesco classe ‘68
  • Ambrogio Leandro classe ‘74
  • Guerrisi Rocco classe ‘47
  • Guerrisi Girolamo classe ‘80
  • Guerrisi Arcangelo classe ‘83
  • Berlingeri Salvatore classe ‘69
  • Dato Santino classe ‘75
  • Caccamo Carmela classe ‘75
  • Giuliani Luigi classe ‘46
  • Guerrisi Girolamo classe ‘81
  • Guerrisi Luigi classe ‘50
  • Galante Umberto classe ‘85
  • Galante Bruno classe ‘58
  • Cutrupi Antonino classe ‘59
  • Fortugno Caterina classe 1964
  • Linguardo Paolo Daniele classe ‘63
  • Gullì Antonino classe ‘61
  • Scordo Nicola classe ‘61
  • Vadalà Sebastiano classe ‘68
  • Comi Francesco classe ‘59
  • Loprete Giuseppe classe ‘56
  • Loprete Giuseppe classe ‘73
  • Fedele Santo classe ‘54
  • Crucitti Carmelo classe ‘63
  • Surace Michele classe ‘57
  • Mandica Bruno classe ‘57
  • Modafferi Demetrio classe ‘64
  • Giordano Andrea Francesco classe ‘51
  • Spiniello Ferruccio classe ‘68
  • Giannelli Leandro classe ‘85
  • Gavazza Paolo Andrea classe ‘69
  • Vadalà Natalizia classe ‘65
  • Caridi Gaetano classe ‘70
  • Marino Ugo classe ‘54
  • Fedele Francesco classe ‘69
  • Fortugno Francesco classe ‘69
  • Scordo Antonio Alessio classe ‘91

I sequestri

È stato disposto il sequestro preventivo delle quote e del capitale sociale di “Fiscality & Project” con sede legale in via Caprilli a Milano, ma operativa in via Sbarre inferiori a Reggio Calabria. Disposto anche il sequestro del ramo d’azienda di autotrasporto merci per conto terzi, con relativi beni strumentali trasferito dalla Ambrocem alla Edilcem per un valore di 211.130 euro.

Ed ancora, sono state sequestrate le seguenti somme alle aziende o, in mancanza, agli amministratori o agli altri indagati collegarti:

  • 437.682,36 euro nei confronti della Ambrocem
  • 133.010,00 euro nei confronti della Ambrocem
  • 105.348,47 euro nei confronti della Ambrocem
  • 140.012,00 euro nei confronti della Edilcem
  • 331.043,00 euro nei confronti della Guerrisi Costruzioni srl
  • 594.579,94 euro nei confronti della Guerrisi Costruzioni srl
  •  286.861,30 euro nei confronti della Eco Piana srl
  • 67.625,00 euro nei confronti della Eco Piana srl
  • 423.579,75 euro nei confronti della St Global srl
  • 423.453,49 euro nei confronti della Sud Impianti italia srl
  • 214.433,00 euro nei confronti della Sud Impianti Italia srl
  • 195.991,00 euro nei confronti della Seby’s P.H. S. srl”
  • 124,00 euro nei confronti della Loprete Costruzioni stradali srl
  • 132.006,00 euro nei confronti della Loprete Costruzioni stradali srl
  • 591.790,88 euro nei confronti di BART srl
  • 175.792,19 euro nei confronti della Megghy srl
  • 224.032,00 euro nei confronti della Complast Italia srl
  • 217.292,00 euro nei confronti della Complast Italia srl
  • 211.472,00 euro nei confronti della Complast Italia srl
  • 110.384,00 euro nei confronti della Linguardo Paolo Daniele
  • 658.204,70 euro nei confronti di Clivia Servizi società cooperativa a r. l.
  • 59.769,00 euro nei confronti della Clivia profumi srl
  • 198.103,33 euro nei confronti della Guscam srl
  • 1.729.708,52 euro nei confronti di Virzì Salvatore, Barilà Giovanni, Toscano Riccardo e, per equivalente, per l’eventuale residuo nei confronti degli stessi.