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Un segnale chiaro, che a poche ore dalla giornata della Memoria assume un significato ancora più profondo. Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato, con i voti di della maggioranza di centro sinistra, un documento che vieterà, di fatto, la concessione di spazi pubblici "alle organizzazioni e alle associazioni che direttamente si richiamano all'ideologia, ai linguaggi e rituali fascisti, alla sua simbologia e alla discriminazione razziale, etnica, religiosa e sessuale”.
Scongiurare il rischio emulazione
La decisione è stata motivata – si legge in una nota - dall’intensificarsi in Italia di fenomeni di razzismo, xenofobia e sessismo. La presa di posizione della giunta Falcomatà è volta a scongiurare "la creazione sul territorio di relazioni e reti di complicità e un pericolo spirito di emulazione soprattutto in settori della popolazione giovanile". Un modo, dunque, di tenere lontane le nuove generazioni dalle sirene dei neofascismi e dall’oblio delle teorie negazioniste. Affinché anche chi non ha vissuto l’orrore dei totalitarismi, possa acquisire la consapevolezza che non è permessa e consentita nessuna forma di “nostalgia” per un regime, il fascismo, che ha trascinato l’Italia nel baratro della guerra e sugellato la barbarie con la promulgazione delle leggi razziali.