Anche a  Reggio Calabria arrivano gli effetti delle sezioni unite della Cassazione. Controlli a tappeto in città, da parte delle forze dell’ordine, nei negozi che vendono i derivati della cannabis light. Su input del Ministro dell’Interno, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica diretto dal Prefetto reggino Massimo Mariani, è stata avviata un’attività di ricognizione di questi esercizi commerciali per monitorare il fenomeno della libera vendita dei prodotti. Dal momento in cui la legge numero 242 del 2016 aveva ammesso in Italia la coltivazione della canapa, limitatamente alle varietà ed alle finalità indicate dalla stessa norma, si è assistito ad una crescita esponenziale del mercato connesso alla vendita di derivati ed infiorescenze della cannabis light, sia in esercizi commerciali dedicati o misti, che on line. Dopo la decisione delle sezioni unite penali della Corte di Cassazione, pubblicata con informazione provvisoria il 30 maggio scorso, dove è stato stabilito che commercializzare i prodotti derivati dalla cannabis light è reato, ieri è stata condotta un’operazione interforze, che ha visto il coinvolgimento di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, per effettuare controlli amministrativi all’interno degli esercizi commerciali interessati al fine di acquisire i campioni della merce in vendita da sottoporre alle analisi chimiche per la verifica della quantità di principio attivo presente. Sono stati controllati complessivamente 51 punti vendita sull’intero territorio provinciale e repertati 59 campioni delle sostanze commercializzate che poi sono stati inviati al Gabinetto regionale della polizia scientifica della Calabria ed al reparto “investigazioni scientifiche” di Messina, perché vengano effettuati gli esami volti a stabilirne l’efficacia drogante.I risultati delle analisi saranno trasmessi alle Procure della Repubblica, competenti per territorio, per valutare  la sussistenza di elementi di reato.