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Lo stesso presidente, a nome dell’intero organismo, in apertura dei lavori, ha espresso “solidarietà al collega Arturo Bova (presente alla seduta insieme con i consiglieri Sinibaldo Esposito e Michelangelo Mirabello) per il vile attentato intimidatorio che lo ha colpito”.
La Commissione ha ospitato una serie di audizioni in relazione alla proposta di legge n.99/10 di iniziativa della Giunta regionale che reca i primi interventi per favorire la costituzione della Città Metropolitana. Sono intervenuti per il Dipartimento organizzazione, Risorse Umane - Controlli, il dirigente generale Luigi Bulotta in rappresentanza della Giunta; per la Provincia di Reggio Calabria, il vicepresidente Giovanni Verduci ed il segretario generale Antonino Minicuci; per il Comune di Reggio Calabria, il consigliere Riccardo Mauro. Oltre a depositare documenti al tavolo della Commissione, gli auditi hanno espresso “l’opportunità di allargare il bacino delle funzione ordinarie ad altri ambiti, tra cui elettricità, gas, rifiuti, trasporti, anche in considerazione del risparmio economico che ne deriverebbe per la Regione”.
Il disegno di legge, che prevede la clausola d’invarianza della spesa, si collega all’accordo stipulato il 1 ottobre del 2015 tra Regione, Provincia dì Reggio Calabria e il Sindaco del Comune di Reggio Calabria, in qualità di Sindaco metropolitano, volto a valorizzare la nuova realtà, con la decisione, nelle more dell’approvazione della legge regionale di riordino, che le funzioni del nuovo “Ente locale” restino temporaneamente in capo alla Provincia di Reggio Calabria che continuerà a svolgerle con il relativo personale e con l’impegno della Regione di trasferire le risorse finanziarie stabilite in sede del tavolo tecnico.
Sottolinea il presidente Sergio: “La discussione odierna ha offerto una fotografia del nuovo modello istituzionale che si andrà a realizzare con la costituzione della Città metropolitana. Siamo di fronte ad una svolta decisiva nel contesto di una fase di riordino e di rilancio di una azione amministrativa forte ed innovativa, verso la quale siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo nello spirito di partecipazione condivisa ma anche e soprattutto di tutela delle singole specificità dei territori calabresi a vantaggio di una crescita complessiva dell’intera Regione. E se la Città Metropolitana avrà una propria identità, come è giusto che sia al tempo stesso si renderà indispensabile per i Comuni sotto i 5000 abitanti l’obbligo di accorparsi e di fare unione tra di loro”.