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Reggio Calabria - La Guardia di Finanza ha scoperto una colossale truffa da 26 milioni di euro. 23 le persone denunciate a piede libero. Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle, l’amministratore e i soci di un’impresa specializzata nella grande distribuzione alimentare, con sede nel reggino, avrebbero ideato un sofisticato piano criminoso finalizzato alla distrazione di beni, attraverso la creazione di nuove società, sempre a loro riconducibili, dissimulando, così, la reale situazione economico patrimoniale nel tentativo di eludere ogni potenziale azione di recupero da parte dei creditori. Il piano messo a punto dal gruppo ha fruttato 26 milioni di euro
I 23 soggetti denunciati a piede libero, sono accusati di bancarotta fraudolenta. Nei loro confronti, su richiesta del Pubblico Ministero, il GIP del Tribunale di Palmi ha emesso un decreto di sequestro preventivo di beni immobili per un valore complessivo di oltre 5 milioni di Euro.
Tramite la complicità di diversi imprenditori del settore edilizio, i vertici della società erano riuscirti anche a nascondere e a distogliere dalla massa fallimentare la titolarità di alcuni terreni, di cui però continuavano a conservare il controllo e la disponibilità. Terreni, questi, che, essendo divenuti edificabili, hanno visto accrescere il proprio valore nel tempo fino a raggiungere i 5 milioni di euro circa.