A redigere il verbale, i vigili urbani. Il consigliere Minasi (Lega) chiede spiegazioni al sindaco Falcomatà e commenta: «A volte è necessario guardare oltre le regole»
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Lo scorso 13 maggio alcuni senzatetto sono stati sanzionati con un verbale redatto dai Vigili urbani di Reggio Calabria. La vicenda era stata riportata dall’edizione online de “L’Avvenire di Calabria”. I multati, pure dichiarando di essere senza fissa dimora, sono stati sanzionati. La vicenda ha suscitato ampio dibattito in riva allo Stretto.
«Al peggio non c’è mai fine» commenta don Nino Pangallo, responsabile della Caritas diocesana, confermando la notizia dei Vigili urbani che hanno multato per occupazione abusiva alcuni senza fissa dimora al Girasole, la struttura abbandonata nel quartiere Gebbione e mai utilizzata dal Comune nonostante sia pronta già dai tempi della Primavera reggina, quando a condurre la Città c’era Italo Falcomatà, padre dell’attuale primo cittadino. «È facile in tempi difficili sparare sui feriti. La delusione dei volontari è grande. Non è certo responsabilità del corpo dei Vigili urbani che devono fare il loro lavoro, – prosegue il direttore della Caritas diocesana – ma di una città che non sa e non vuole affrontare il tema dei senza fissa dimora se non con proclami e promesse. La gente vive per strada e non ci sono posti per accoglierli questa è la realtà».
Minasi (Lega) chiede lumi al sindaco
A chiedere lumi sulla vicenda anche il consigliere regionale della Lega, Tilde Minasi: «Riteniamo indispensabile, nonostante le note difficoltà, il lavoro che compie la Polizia Municipale quotidianamente, anzi si auspica sempre una più cospicua attività del corpo, ma - afferma - in alcuni casi, sarebbe necessario guardare ‘oltre’ le regole e i loro rigidi parametri, riflettere su come la gestione dei clochard sia stata affrontata, pensare agli eventuali errori commessi, comprendere, al di là delle norme, che qualunque angolo più riparato diviene ‘casa’ per tanti».
«Le parole riguardo le situazioni che vivono le fasce deboli della popolazione, l’indignazione verso determinate condizioni, il dichiararsi dalla parte degli ultimi, divengono esternazioni sterili se poi – aggiunge - sono accompagnate da avvenimenti come quelli denunciati a mezzo stampa. Ecco perché (senza innescare alcuna polemica che non sarebbe costruttiva ed utile per la delicatezza dell’argomento) è estremamente importante che il sindaco e l’assessore al ramo, facciano chiarezza su quanto accaduto».