Prosciolto “perché il fatto non sussiste” insieme ad altri sei. Era stato in carica appena 17 mesi, poi lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose nell'ottobre 2012
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Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Reggio Calabria, Giovanna Sergi, ha assolto “perché il fatto non sussiste” l’ex sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena (An), dall’accusa di falso in bilancio. Con Arena, sono stati assolti con la stessa formula Leonardo Corbini, Domenico Marturano, Pietro Aloi, nella veste di Revisori dei conti, i dirigenti comunali pro tempore Vincenzo Cuzzola e Demetrio Barreca, e il segretario generale del Comune, Pietro Emilio.
Erano accusati di aver rappresentato in modo falso i dati contabili del Comune di Reggio Calabria, a supporto dell’approvazione dei bilanci dell’ente «per gli anni 2011 e 2012, nonché l’approvazione del rendiconto di gestione per il 2010, il 2011 e il 2012», determinando un’alterazione del bilancio comunale di circa 21 milioni e 518 mila euro.
Demetrio Arena, in carica appena 17 mesi (dal maggio 2011, all’ottobre 2012), ha guidato la città in un periodo molto delicato, culminato con lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose a seguito dell’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria sulla società partecipata ‘Multiservizi’, i cui manager di parte privata erano stati individuati dagli inquirenti come ‘contigui’ alle cosche della ‘ndrangheta cittadine. Demetrio Arena è stato difeso dall’avvocato Patrizia Morello, del foro di Reggio Calabria.