Moralità ed etica nella discussione di Palazzo San Giorgio. La maggioranza consiliare ha approvato ieri un codice etico per la buona politica. Simile a quello proposto a livello nazionale da Avviso Pubblico ma, accusa l'opposizione, smussato e modificato in maniera tale da renderlo irriconoscibile. È lo stesso presidente della commissione Demetrio Martino ad ammettere che il documento stilato da Avviso Pubblico è servito da ispirazione: "Si tratta di uno strumento importantissimo – ha detto Martino - La nostra città ha bisogno di comportamenti virtuosi sia sostanziali che formali, a seguito anche di quanto emerso dall'inchiesta della Procura della Repubblica 'Fata Morgana". Di diverso avviso quello che ormai è il leader dell'opposizione reggina: il forzista Massimo Ripepi: "Questo Codice è da bocciare – ha tuonato in aula il leader del movimento Pace – La maggioranza ha tolto le tre righe più importanti del documento, quelle che riguardano i rapporti familiari. C'è un limite alla recita. Abbiamo sempre denunciato questo familismo amorale in questa amministrazione". Per il sindaco Falcomatà, invece, il nuovo codice etico è un successo, segno – ha detto alla stampa – di una rivoluzione gentile.