La donna di Reggio Calabria è stata rimandata indietro perché erano finite le scorte di Moderna. I sanitari avevano assicurato i familiari che sarebbe stata vaccinata a casa, ma nessuno si è fatto vivo
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«Non ci sono vaccini, dovete tornare a casa». È questa la frase che si sono sentiti dire, dopo una lunga ed estenuante attesa, la signora Rosalba e suo marito, accompagnando al centro vaccinale allestito al Palazzo della Regione, nonna Francesca (mamma di Rosalba), reggina che compirà 100 anni ad agosto ed è invalida al 100%, saltando così la sua seconda dose di vaccino.
Data la sua invalidità, che non le permette di deambulare, nonna Francesca avrebbe dovuto ricevere il vaccino direttamente a casa, ma dal momento che i tempi di attesa si stavano facendo troppo lunghi, figlia e genero, con non poche difficoltà, avevano deciso di portare l’anziana direttamente al centro vaccinale. E così, il 21 aprile scorso, nonna Francesca ha ricevuto la sua prima dose di vaccino Moderna, alla quale il 16 maggio, sarebbe dovuta seguire la seconda.
Ma dopo varie tribolazioni per riportarla al centro vaccinale nel giorno fissato, nonna Francesca è stata rispedita a casa, perché le dosi Moderna erano finite. «Se quanto meno ci avessero avvisato – hanno spiegato Rosalba e suo marito – le avremmo evitato un ulteriore sforzo per arrivare fino a lì oltre alla lunga fila, viste le sue condizioni di salute, e invece nessuno si è curato di farci sapere niente».
La promessa, una volta fatti tornare a casa, è stata quella che nonna Francesca sarebbe stata vaccinata a casa, ma a distanza di 12 giorni e a ben 42 dalla prima dose, nessuno si è fatto vedere o sentire. «Sono molto preoccupata – ha affermato la figlia Rosalba – perché il tempo limite per ricevere il richiamo è già superato e non sappiamo davvero cosa fare. Mia mamma ha diritto come tutti alla vaccinazione».