Sarebbe potuto accadere ovunque, vista la criminalità diffusa su tutto il territorio del Tirreno cosentino, ma stavolta il fato avverso ha preso di mira la città di Diamante, che nel giro di una settimana è stata scossa da due fatti di cronaca: un furto con scasso in una tabaccheria del centro e un incendio che ha mandato letteralmente in fumo uno stabilimento balneare.

Il furto nella tabaccheria

Il furto è avvenuto nella notte dell'11 novembre scorso in una tabaccheria del centro abitato. Secondo la ricostruzione ufficiale, i malviventiavrebbero messo a segno il colpo dopo aver forzato la saracinesca del locale. I ladri avrebbero poi messo a soqquadro l'esercizio commerciale e infine hanno aperto la cassa. Qui hanno trovato del denaro contante, probabilmente l'incasso di un'intera giornata, che ovviamente hanno trafugato.

Sull'episodio indagano i carabinieri della caserma di Scalea, coordinati dal nuovo comandante Andrea Massari. Secondo quanto trapelato, i militari starebbero passando al vaglio le immagini delle telecamere presenti nei pressi della tabaccheria.

La notizia, inizialmente passata in sordina, è venuta alla luce grazie alle recenti pubblicazioni della stampa locale. 

L'incendio divampato in un lido

Decisamente più plateale è stato l'incendio, visibile anche dalla strada, che nella serata di sabato scorso ha distrutto uno stabilimento balneare. Le fiamme hanno divorato quasi interamente la struttura in legno di un noto lido del posto, mentre diversi cittadini, attirati dal rogo, assistevano impotenti alla scena in attesa dell'intervento dei vigili del fuoco.

Benché le indagini siano tutt'ora in corso, anche queste condotte dai militari di Scalea, pare che sulla natura dolosa dell'incendio ci siano ben pochi dubbi. Da quanto trapelato, la struttura sarebbe stata precedentemente cosparsa di liquido infiammabile.