Avrebbero agito con efferatezza, mettendo in atto un crimine brutale quanto gratuito e dimostrando una spregiudicatezza che, alla fine, gli si è rivoltata contro, mettendo gli investigatori sulle loro tracce. Dopo meno di un anno la Procura di Vibo Valentia, attraverso l’attività investigativa messa in atto da carabinieri, Guardia di finanza e Capitaneria di porto, coordinati dal pm Concettina Iannazzo, ha fatto piena luce sulla morte di Giglio Palmo Ciancio, 79enne di Pizzoni, il cui corpo era stato trovato su una scogliera a circa un miglio a nord dalla stazione di Pizzo, luogo dal quale, in un primo momento, si era pensato si fosse gettato volontariamente in mare.

 

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